Expo, 5 padiglioni che mi hanno entusiasmata
Metti un giorno a Expo con gli amici di Nestlè, un giorno per visitare i padiglioni e incontrare qualche viso finalmente dal vivo. Così mi sono ritrovata per un giorno a Milano, andata e ritorno in giornata da Rimini, a ficcanasare nei padiglioni dei vari paesi del mondo. Mi sono girata l’Europa, l’Asia, visto l’America sempre rimanendo in Italia. Non sono riuscita a portarmi a casa il passaporto Expo (perché quel giorno era terminato) ma l’ho visto e fotografato e ho scoperto questo gioco molto carino che poi vi spiegherò.
Con Nestlè sono andata a visitare il Padiglione della Svizzera e poi ho usato il pomeriggio per gironzolare tra quelli che mi colpivano di più ed ecco la classifica dei miei cinque preferiti. Ovviamente non li ho visti tutti, ci mancherebbe, ne ho visti a malapena 10 e in una giornata a Expo è già abbastanza, ve lo garantisco. Tra quelli visti però ce ne sono 5 che mi hanno davvero entusiasmata, eccoli.
Giappone
Una vera esperienza. La fila di 40 minuti sotto il sole cocente di giugno l’ho fatta tutta e all’interno i 50 minuti di visita sono letteralmente volati. Un percorso multisensoriale tra le nove sale del Giappone. Sale incredibili, colorate, in armonia con il messaggio e il tema di Expo e infine il ristorante del futuro! Una vera esperienza di cucina giapponese, senza purtroppo assaggiare nulla. Per i più golosi, tranquilli: appena usciti dal padiglione troverete il grande ristorante di cucina giapponese pronto ad accogliervi e si sa, un sashimi non si nega a nessuno.
Svizzera
Padiglione interessantissimo, sicuramente meno d’impatto rispetto al Giappone, ma molto più significativo in qualche modo. Se avete intenzione di visitare Expo prima o poi e io ve lo consiglio, leggete di fretta questa parte perché non vi voglio rovinare la sorpresa. In sostanza la Svizzera ha un padiglione su diversi piani, container rimovibili da quello più alto a quello più basso che vengono eliminati quando le provviste scarseggiano. Sì perché la Svizzera ha deciso che tutti i visitatori di Expo possono arrivare in questo padiglione e prendere quello che desiderano, quello che la Svizzera produce di più (no, non è la cioccolata!). Sta al buon senso delle persone prendere quello che serve, tanto o anche niente, per lasciare qualcosa a chi verrà dopo. Vi dico solo che su quattro elementi io ne ho potuto prendere solo due, perché gli altri erano finiti (per il momento) e ripensandoci alla fine forse nemmeno mi servivano 🙁 quindi ho preso senza che ne avessi davvero bisogno!
Nel Padiglione Svizzero, si trova anche la mostra Feed your Mind che ho raccontato nel blog di Nestlè.
Marocco
In un padiglione ecco la storia del Marocco e le sue mille sfaccettature, ma soprattutto tutti i suoi odori in pochi metri quadrati. Anche in questo caso se dovesse venirvi voglia di mangiare, pazientate perché alla fine del padiglione del Marocco troverete un piccolo angolo ristoro con datteri e tè caldo, ma non solo. Le stanze del Marocco mi sono piaciute tantissimo perché raccontano la storia di un paese di cui siamo abituati a vedere pochissime città, le più note. Ma non solo, la storia è arricchita dagli odori, dalle spezie e la mente parte inevitabilmente per la tangente. Se avete visto almeno una volta il Marocco, da qui dovete passare per forza, se non ci siete mai stati, questo posto potrebbe farvi decidere finalmente a visitarlo.
Turchia
Dopo tanti padiglioni al chiuso, la Turchia mi è piaciuta perché spaziosa, ariosa, a cielo aperto. Tavolini in cui sedersi e fare conversazione, piccoli angoli dove prendere qualcosa da mangiare, bellissimi colori dal bianco all’azzurro, dal nero al rosso. Colori vivaci che mi hanno ricordato e richiamato questa terra anche se ancora non l’ho mai vista. Un angolo di paradiso con tanta acqua e anche tanta ombra, un po’ di riposo in Turchia ve lo consiglio.
Azerbaijan
La scoperta. Io quando ho letto Azerbaijan, nella mia assoluta ignoranza, mi sono chiesta dove fosse questo paese. Il telefono mi si era quasi scaricato del tutto quindi, ho pensato prima lo visito, poi in treno lo cerco su google. Insomma, l’Azerbaijan mi è piaciuto tantissimo, fiori dappertutto e una bellezza incredibile, tantissima armonia in questo padiglione che mi ha letteralmente affascinato. In quel caos che è l’Expo fatto di gente e scolaresche, questo posto è aria buona.
Altri padiglioni che mi sono piaciuti, ma che non rientrano nella mia lista dei migliori 5, sono UK per la limonata, dissetante e anche economica, la Cina per i bellissimi fiori gialli anche se il padiglione l’ho visto solo da fuori perché il mio treno stava quasi per partire, la Slovenia per il racconto e la Russia per la struttura a specchio dell’ingresso.
Non sono riuscita a vedere l’albero della vita dell’Italia, e anche per questo dovrò ritornare, ma sono riuscita a vedere il passaporto di Expo, che ora vi spiego.
In sostanza potete acquistare al prezzo di 3.50€ un passaporto Expo dove potete farvi fare i timbri dei vari paesi solo una volta che li avete visitati ovviamente, quindi all’uscita di ciascuno di questi. Alla fine avrete il vostro passaporto e tanti timbri come se aveste fatto il giro del mondo a Expo. Una bella idea vero?