In dolce attesa, un lungo autunno di sogni e jet lag
Sì, hai letto bene, sono in dolce attesa! Alla soglia dei sei mesi ormai posso ufficialmente dirlo. Non solo perché chi mi incontra in giro lo pensa già, o pensa che io sia terribilmente ingrassata, ma anche perché ormai ho voglia di farlo sapere a tutti. Non ho aspettato le 13 settimane canoniche, anzi. Anche i miei genitori l’hanno saputo quasi al quarto mese compiuto. Il fatto è che è bello tenere un segreto in due, soprattutto quando è un segreto così dolce e delicato.
Ora la mia, la nostra vita cambierà tantissimo. Ma forse meno di quel che credo. In ambito lavorativo non credo viaggerò di meno, anche perché sono sicura di poter contare su tanti aiuti, per primo quello del padre! Il mio lavoro, l’ho sempre saputo, è fatto anche di spostamenti, di orari che non sono mai gli stessi, di attività un giorno più rilassate e un altro più frenetiche. Ho la fortuna di non avere degli orari fissi, ma quando so che devo partire, devo partire! Me lo sono scelta questo lavoro, me lo sono costruita anno dopo anno e ora anche il nuovo arrivato dovrà adattarsi a questi ritmi 😀
Mi sono accorta che c’era qualcosa si strano mentre ero in Asia. Mangiavo frutta a non finire, dormivo in ogni luogo ed erano già sette giorni che non mi andava il caffè. Impossibile per me che sono una caffeinomane fatta e finita. Il dubbio mi è venuto dal caffè in effetti, così quando sono tornata in Italia ho deciso che era ora di fare la prova del nove, e così… insomma la storia la potete intuire da voi da qui in avanti!
Mi sono chiesta spesso in queste settimane, mesi, quale sia la differenza tra questo tipo di gioia e quella di tante altre che mi sono già capitate nella vita. Sono stata spesso fortunata, a volte brava, ma questo stato di felicità non riuscivo proprio a spiegarmelo. Poi un giorno tornando dal supermercato a piedi, ho pensato che questa gioia è così grande, perché è una gioia senza merito.
Negli anni scorsi sono stata tanto brava ad avere una casa mia, ho risparmiato per averla, ho fatto sacrifici, ho pagato bollette e anticipi cospicui, ho vissuto nella città in cui volevo per un anno, a Roma, è stata dura, l’affitto sfiorava i mille euro al mese, il bilocale era di 47mq, eppure stavo bene e me l’ero meritata quella felicità, avevo scommesso sulle mie capacità lavorative e avevo vinto. Negli anni scorsi ho messo su una società, le persone che mi hanno dato fiducia l’hanno fatto per i miei meriti e per la mia esperienza e anche questa è stata una felicità meritata. Me lo meritavo no?
Questa volta è diverso, questa felicità inaspettata non viene da un sacrificio, un lavoro, un risparmio, un obiettivo a lungo termine. Questa felicità è immeritata ed è per questo motivo che è così grande e importante. Mi stanno dando una possibilità, un credito, non mi chiedono di pagare in anticipo, mi chiedono di accogliere questo piccolo amore a braccia aperte e chissà se e quando dovrò pagare per questo dono. Mi stanno facendo un regalo, ci stanno facendo un regalo, ed è la cosa più strana e nello stesso tempo più incredibile che io abbia mai vissuto.
Così da oggi si inizia, di nuovo. Non si cambia casa, non si cambia lavoro ma probabilmente si cambia molto di più, si cambia vita e percezione di essa. Attendiamo e siamo felici, perché da due presto saremo in tre!
P.s. le mie due foto sono state scattate da Giuseppe durante la nostra ultima vacanza in Sicilia!