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  >  Food   >  Hiro 10, giapponese per intenditori a Pesaro

Lo so, un altro giapponese?! State pensando. Sì, ma questo è diverso. Questo è una perla rara!
Mi conoscerete almeno un pochino ormai, non vado negli all you can eat e non mangio qualsiasi cosa mi passi sotto mano (oddio, a volte un po’ di junk food capita a tutti). Non sono solita recensire tutti i ristoranti e i locali che provo, ma solo quelli che penso meritino davvero. E Hiro 10 merita, almeno secondo me.
Quello che più mi è piaciuto è l’ambiente e l’arredamento, almeno a primo impatto. In un attimo mi sono ritrovata in quella trattoria a Matsumoto, proprio davanti al famoso castello. Era un giorno di festa e c’erano solo famiglie a mangiare fuori, tanti bambini. Le salette in cui si stava seduti quasi appollaiati, scalzi e tutti felici di mangiare il proprio piatto di soba o di sashimi era colme di persone e io mi sentivo felice.
Ecco felice, la serata da Hiro 10 è stata proprio felice. Vuoi perché è stato un agosto impegnativo, vuoi perché era da un po’ che non uscivo a cena senza Giulio, vuoi perché era da un po’ che volevo provare questo locale di sushi… ci sono tantissimi vuoi perché ed è inutile dirlo, il cibo ha fatto la sua parte.


Innanzitutto il nome, Hiro significa Piazza in giapponese e 10 è il suo numero civico. Una piazzetta, quella di Piazzale Antaldi che si trova dietro il Corso principale di Pesaro, a due passi dalle vie dello shopping. Una piazzetta in cui si può scegliere se mangiare dentro, o fuori dove forse si perde un po’ di giapponesità per quanto riguarda l’arredamento, ma in estate si sta sicuramente bene. Io ho preferito di gran lunga stare dentro, sia per gustarmi a pieno l’atmosfera della sala, sia perché volevo concentrarmi sui piatti e sulla compagnia.
Abbiamo iniziato con due antipasti, una tartare di salmone servita su. letto di avocado e salsa dello chef e un carpaccio del giorno, servito con salsa ponzu. Devo dire che non siamo riusciti a stabilire quale dei due fosse più buono. Pesce fresco, sapore unico e una voglia di continuare a mangiare che non ci ha lasciato scampo: dovevamo continuare a ordinare!
Abbiamo così preso il nostro classico, se hai letto i post recensioni di altri ristoranti giapponesi in cui ho mangiato, sushi e sashimi possibilmente misto per me sono un must! Devo per forza assaggiare il sushi e il sashimi e solo così so valutare davvero un buon ristorante di sushi e così è stato. Una porzione da 12 pezzi per due, senza però l’aggiunta di riso bianco che ci sarebbe anche stata da menù, perché non volevamo riempirci troppo. Eventualmente questo piatto lo si può ordinare e mangiare come piatto unico, perché oltre a tanto pesce fresco, c’è appunto il riso a parte che completa l’ordinazione.



Dopo la prova del nove, ampiamente superata, ho voluto provare una cosa un po’ diversa, il Dragon Roll, che anche solo dal nome mi ispirava parecchio, per non parlare della descrizione del piatto: gambero fritto, unaghi, avocado salsa sansho. La bontà fatta a piatto. Una delizia per gli occhi in primis, ma anche per le nostre papille gustative che hanno molto gradito il gambero fritto in modo divino. A voler continuare, avremmo potuto ordinare anche la tempera, vista portata in altri piatti e davvero invitante, ma il nostro stomaco stava per scoppiare.
Così, abbiamo chiesto un’ultimo piatto, quello del dolce. Da Hiro 1o ci sono solo tre dolci, il dolce del giorno, i mochi e il gelato. Dato che siamo stati a cena ad agosto, abbiamo pensato bene di concludere in bellezza con un po’ di freschezza, ordinando così cioccolato, tè verde e zenzero. Un gelato davvero particolare, degno finale di una serata quasi perfetta. Per renderla tale avremmo dovuto poter bere un’altro paio di Sapporo a testa e allungarci ancora per un altro paio di ore a Pesaro, ma il dovere di genitori ci ha chiamati a casa e così la nostra serata, seppur bellissima, è finita dopo poco meno di tre ore.
Le fotografie, purtroppo, sono molto scure, ma prometto che tornerò presto per farne altre molto più luminose e definite, magari chiedendo una luce speciale. Tornerò anche per assaggiare i piatti cotti, tra i quali mi ha incuriosito il Salmone Teriyaki, lo Yaki Udon e il Wagyu alla griglia servito con 4 salse.

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