Cosa vedere a San Diego con un bambino: La Jolla, Coronado Island e altro
Se Los Angeles mi aveva incantata, San Diego mi ha fatta innamorare. Non stento a credere che ci siano persone che dall’Italia vogliano trasferirsi qui (e ho conosciuto anche chi effettivamente l’ha fatto). San Diego è la California, ma qui si trovano un sacco di influenze messicane, la gente è molto più easy, nel vestire, nel vivere, in tutto quello che fanno. Certo, siamo sempre in America e a ricordarcelo ci sono gli elicotteri e gli aerei che sfrecciano ogni minuto sopra la nostra testa, dato che qui si trova una delle più grandi (se non la prima, ma non vorrei dire una stupidaggine) base navali degli Stati Uniti.
A San Diego, così come a Los Angeles, seconda tappa del nostro viaggio, abbiamo dedicato molto tempo ai parchi e alle spiagge. Ci siamo stupiti di quante aree verdi si trovano a San Diego, di quanti locali accettano i più piccoli e di come ristoranti e caffè siano attrezzati con seggioloni e baby menù.
Dove abbiamo dormito a San Diego: super consigliato!
A San Diego abbiamo preso un appartamento tutto per noi. Come vi avevo detto, a Los Angeles non siamo rimasti affatto contenti della nostra sistemazione trovata su Airbnb, non per colpa del sito ci mancherebbe. Avevo appositamente prenotato una sola sistemazione per il nostro viaggio di 10 giorni in California, per vedere un po’ gli standard americani. Ecco, quello che ho capito dalla California, almeno per quello che ho visto nelle città visitate, è che gli standard non sono altissimi, quindi (almeno per quel che mi riguarda) conviene spendere un pochino di più se si vuole stare bene. Ovviamente dipende da come si viaggia: prima di avere Giulio per me la sistemazione doveva avere un letto e un bagno in camera, il resto non era importante. Ora che c’è Giulio mi sono accorta di essere diventata molto, ma molto più esigente, ma anche per forza di cose, non credete?
A San Diego abbiamo alloggiato al Sonder, un edificio di appartamenti nel quartiere North Park che mi è piaciuto tantissimo.
Innanzitutto la posizione, proprio sotto l’edificio si trovano un ristorante greco, giudicato uno dei migliori della città e io posso confermare che era buonissimo e anche economico, un ristorante messicano, che però non abbiamo provato e il bellissimo Coffee + Flower dove abbiamo fatto colazione la mattina.
Ma torniamo all’appartamento, perché mi è piaciuto?
Mi è piaciuto perché nuovo, moderno. La nostra casetta aveva un salotto e una cucina, entrambi belli e funzionali con una grande vetrata che dava su un enorme terrazzo. La cucina aveva tutto, frigo, forno, microonde, fornelli, tostapane e caffettiera per caffè americano. Compresi nel prezzo il caffè americano, due cialde che sono bastate per 4 giorni, i sacchi dell’immondizia, il detersivo per la lavastoviglie e ancora una lavatrice e una asciugatrice a parte con tanto di detersivo. Lavatrice e asciugatrice le abbiamo usate tantissimo: eravamo al quinto girono di viaggio quando siamo entrati al Sonder e molte delle nostre cose erano già sporche (a viaggiare con un bambino è facile). Poi, il bagno con una bella vasca/doccia e shampoo e bagnoschiuma a volontà. Una grande e luminosissima camera da letto con ferro da stiro (che non abbiamo mai usato) e aria condizionata/riscaldamento per tutta la casa. Incluso nel prezzo c’era il posto auto e nessuno al check in, abbiamo fatto tutto in modo digitale mandando una foto del nostro passaporto!
La Jolla, leoni marini e un parco sulla sabbia
Tornando a noi, ecco dove siamo andati con Giulio a San Diego. Abbiamo visto anche altri posti eh, così come per Los Angeles, ma qui vorrei concentrarmi sui posti adatti ai bambini. Se avessi avuto io una guida così prima della partenza, credo me la sarei stampata!
La Jolla è una zona molto bella di San Diego (anche se io non ho ancora capito come si pronuncia). Qui abbiamo mangiato degli ottimi pancake da Richard Walker’s, alla pancake house. Ci siamo poi diretti a vedere i famosi leoni marini a La Jolla Cove. Siamo rimasti giusto il tempo che Giulio si svegliasse, facesse la sua merenda e ammirasse i gabbiani, più che i lontani leoni marini, ma è stato bello. Abbiamo poi preso la macchina perché lì vicino, a circa 10 minuti di auto, abbiamo trovato un bellissimo parco praticamente sulla sabbia: La Jolla Shores Park, pieno di bambini e famiglie, qui abbiamo anche pranzato.
Coronado Island, la spiaggia più bella di San Diego
Coronado Island è famosa per le sue spiagge e per il suo famoso e bellissimo Hotel Coronado, dove è stato girato il film con Marilyn Monroe, A qualcuno piace caldo. L’isola mi ha molto colpito e devo dire che ci tornerei o ci andrei anche a vivere, se non fosse per gli aerei che ti sfrecciano sulla testa ogni 3 minuti circa. A Coronado si arriva grazie al Coronado Bridge o con il ferry da downtown (noi abbiamo preferito la macchina per spostarci e vedere anche le case). Le case sono bellissime qui, sono come ce le si immagina in una destinazione di mare americana, una destinazione lussuosa. A Coronado si trova la base navale americana dicevo, non è affatto difficile quindi trovare militari in divisa, che si allenano in spiaggia o le mogli e le famiglie che passeggiano assieme: un bello spaccato di vita americana.
A Coronado Island, che volevamo visitare a prescindere, siamo andati con Giulio prima al Coronado Tidelands Park, un parco che si trova praticamente sotto il grande ponte e poi alla spiaggia antistante l’Hotel Coronado. Dal Coronado Tidelands Park, se avete fame, è possibile raggiungere con una passeggiata di circa 10 minuti il terminal dei traghetti dove ci sono diversi ristoranti e negozi. Qui abbiamo preso il nostro pranzo da asporto e qualche gioco per la sabbia per Giulio.
Dopo essere stati al parco, ci siamo quindi diretti all’Hotel Coronado: non vi dico la bellezza. Una spiaggia così grande, lunga e dai colori spettacolari (sarà stata anche fortuna?!) io non l’avevo mai vista. Lì ci siamo rilassati tantissimo, non c’erano giochi per Giulio ma bastavamo noi. Giulio non voleva più andare via, e a dire la verità nemmeno noi, ma il tempo minacciava pioggia.
Il parco giochi di Little Italy e Ocean Beach
L’ultima giornata a San Diego ci ha regalato tante scoperte. Innanzitutto siamo tornati a Ocean Beach, dove eravamo stati la prima sera per l’Ocean Beach Farmers Market, che fanno solo il mercoledì dalle 16, un posto davvero sorprendente. Vederla di giorno ci è piaciuta tanto, ma di sera aveva comunque il suo gran fascino. Qui purtroppo non siamo potuti andare in spiaggia come speravamo a causa del forte vento e delle mareggiate, le onde arrivavano quasi in strada. Dopo qualche giro, ci siamo rifugiati in un ottimo locale dove fanno delle pizze buonissime, me l’hanno consigliato su Instagram e non posso che girarvelo: Pizza Port Ocean Beach (ottime anche le birre che fanno lì). Se invece cercate un ottimo supermercato in zona, vi consiglio Apple Tree Supermarket, 4976 Newport Ave.
Il pomeriggio siamo andati a vedere Little Italy, come nostra ultima uscita a San Diego e per quanto il quartiere non ci abbia colpito più di tanto, il Waterfront Park (si chiama proprio così), ci è piaciuto da morire. Se lo desiderate sotto il parco si trova un parcheggio enorme dove lasciare la macchina, prendere giochi e passeggino e con l’ascensore andare al piano superiore (il parco si trova in un’area rialzata rispetto alla strada). Il parco è grandissimo, con bagni pubblici molto puliti, sempre un poliziotto presente e giochi a non finire. Devo dire che forse per Giulio (2 anni) i giochi erano un po’ troppo da grandi. Secondo me un bambino dai 4/5 anni lì si sarebbe divertito tantissimo perché meno vincolato dall’aiuto dei genitori per alcune attività. Saremo stati lì almeno 2 ore, almeno eh.
Disneyland, Legoland e gli altri
Abbiamo pensato più e più volte durante il nostro viaggio in California se fosse stato bello per noi visitare qualcuno di questi grandi parchi e dopo averci ragionato parecchio ci siamo risposti di no. Il motivo è presto detto: Legoland c’è anche in Danimarca e Disneyland l’abbiamo anche a Parigi. L’unico parco che potevamo visitare davvero, erano gli Studios a Los Angeles ma abbiamo pensato fossero troppo da grandi per un bambino di 2 anni.
In questi 10 giorni di California, passati tutti tra l’altro con un tempo bellissimo e sole a più non posso, sarebbe stato uno spreco, ovviamente per noi, andare a chiudersi in qualche parco, acquario seppur bellissimo o che ne so io. L’idea di vedere Disneyland ci piace, tantissimo, ma ci piacerebbe anche dormirci, dedicare insomma un’esperienza a sé al parco e non prendere un giorno di viaggio in California per un posto che abbiamo anche di fianco a casa.
Ecco, queste le nostre considerazioni e tu cosa ne pensi? Cosa avresti aggiunto a San Diego per i bambini?
La prossima tappa del nostro sarà Palm Springs!