Palm Springs, affascinante destinazione anni '70 in mezzo al deserto per famiglie
Desideravo vedere Palm Springs da tanto, tantissimo tempo. Così, quando abbiamo iniziato a programmare il nostro viaggio in California, è venuto abbastanza spontaneo inserire anche la destinazione super nota di Palm Springs. La nostra idea è stata fin da subito visitare la California del sud, anche se la primissima idea era di fare la San Francisco – Los Angeles, cosa che abbiamo preferito non fare sia per il meteo di gennaio a San Francisco, sia per il numero di ore di auto dall’una all’altra città. Quindi, per questo itinerario, sarà per un’altra volta, intanto vi racconto di questo
Come arrivare a Palm Springs
La strada verso Palm Springs è un viaggio nel viaggio e ad avere un po’ di tempo si potrebbero vedere tantissime cose. Noi ne abbiamo viste poche, quelle che vi consiglierò, ma tante altre ve le indicherò affinché voi possiate prenderle almeno in considerazione. A Palm Springs si può arrivare da diverse strade, ovviamente dipende molto da dove si parte, nel nostro caso noi partivamo da San Diego.
Palm Springs si trova tra il Joshua Tree National Park e prima di Palm Desert e Coachella (sì, quella del famoso festival). A Palm Springs c’è chi si è fermato un giorno solo, chi c’è stato una sola notte e si è annoiato e noi che ci siamo stati ben due notti e ci siamo rilassati e divertiti tantissimo anche grazie al luogo in cui abbiamo alloggiato e ai posti in cui abbiamo mangiato. Ora vi dico tutto!
Cosa includere nel tragitto
Noi abbiamo inserito una tappa che ci hanno consigliato su Instagram: Julian. Julian si mormora essere la città in cui si produce la miglior torta di mele d’America e devo dire che l’ho trovata più che deliziosa! Già da qualche km prima di arrivare in città, si trovano cartelli che consigliano di fermarsi per la migliore torta di mele del Paese. Non abbiamo saputo resistere. La località di Julian è piccolina e i prezzi sono molto abbordabili (a confronto di quelli di città come San Diego e Los Angeles ovviamente), talmente abbordabili che ci hanno incartato una torta intera, dal prezzo io pensavo fossero solo due fette di torta, e invece!
Ci sono tante altre cose che si possono includere nel tragitto, cose che abbiamo solo incrociato e altre che invece non abbiamo nemmeno visto.
- Anza-Borrego Desert Park, non posso consigliare un solo posto da vedere o dove fermarsi, vale la pena tenere gli occhi aperti sempre. Ci sono paesaggi incredibili e anche se noi siamo passati qui in tarda mattinata, scommetto che con la luce, dell’alba o del tramonto, il paesaggio cambi radicalmente dando un tono e un’atmosfera completamente diversa a seconda dell’ora del giorno.
- Galleta Meadows, una serie di sculture che si trovano in mezzo al deserto e che vale la pena vedere perché molto affascinanti. Immaginatevi il deserto e sculture che spuntano dalla sabbia. Incredibile e incredibile vederle così, in mezzo al nulla praticamente. Unico consiglio, meglio lasciare l’auto sulla strada che avventurarsi in mezzo alla sabbia.
- Salvation Mountain è una montagna artificiale che si trova a Slab City, una comunità libera dal sistema capitalista. Qui potrete fare foto bellissime e una curiosità: qui è stata girata una parte del famoso film Into the Wild.
- Seven magic mountains, si trova in realtà in Nevada e vicinissimo a Las Vegas (è in effetti indicato se state partendo da Las Vegas per Palm Springs e non da San Diego). Sono sette montagnette colorate bellissime a Ivanpah Valley e sono un’installazione firmata da Ugo Rondinone.
Dove dormire a Palm Springs
Quando ci siamo decisi a prenotare per Palm Springs (la mattina esatta della nostra partenza), abbiamo preso in considerazione solo due hotel tra la marea di offerte proposte da Booking e gli altri. Abbiamo escluso quasi subito Airbnb per due motivi, volevamo un hotel che avesse l’atmosfera della California d’altri tempi tipo un motel, ma un motel di classe, che avesse quindi tutti i servizi e fosse anche molto bello. La nostra scelta era tra Saguaro Palm Springs e Ace Hotel Palm Springs.
Saguaro Palm Springs
Ci aveva colpito per i suoi colori e per la sua piscina. Le camera dal sito ci erano sembrate molto colorate e anche la struttura. Unica nota, che alla fine ci ha fatto desistere (sì, lo ammetto), è stato leggere alcune delle recensioni su Tripadvisor che dicevano che le camere non erano esageratamente belle e comode per il prezzo.
Ace Hotel Palm Springs
Ce l’avevano consigliato e ci ci siamo fidati. Fin da subito ci è piaciuta l’atmosfera, che vi assicuro si intuisce anche dal sito, e a vederlo ci è piaciuto anche di più. Una specie di motel ma molto più interessante, più vero e anche molto più chic. Solo per dirvene una: c’erano i camini all’aperto con tanto di divanetti tra le stanze e a me è sembrata un’idea bellissima anche se noi a sera non siamo mai arrivati svegli perché ci addormentavamo sempre prima!
Riguardo entrambi gli hotel, sappiate che sono (quasi tutti) costosi, ma costosi sul serio eh, anche di più della media californiana a cui eravamo abituati e compreso nel prezzo della notte non ci sono quasi mai ne colazione ne altro – noi avevamo la piscina riscaldata, che a gennaio (anche se in mezzo al deserto) ne vale comunque la pena, anche perché è stata davvero la parte più divertente dei due giorni a Palm Springs.
Dove mangiare a Palm Springs
Non abbiamo mangiato molto in giro, solo la prima sera, perché poi siamo stati per lo più in hotel oppure abbiamo spizzicato in giro. Siccome anche i locali non sono per niente economici, un luogo che vi assicuro vi piacerà sia per la pizza che per i prezzi è Bill’s Pizza che si trova esattamente davanti all’Hard Rock Caffè Hotel.
Per un gelato vi consiglio di andare all’Ice cream & shop(pe) per un gelato (o un milkshake) ma soprattutto per vedere qualcosa di bello da comprare, come qualche souvenir o oggetto simpatico da riportare a casa dal viaggio a Palm Springs. Gli interni sono super fotografabili!
Un altro posto che abbiamo provato per pancake e brunch è stato Ruby’s Diner un posto anni ’50/’60 molto carino dove abbiamo spizzicato qualcosa. L’atmosfera è bella, ai bambini danno un gioco da costruire (un’auto in cartone) in attesa del piatto e come in tanti locali di Palm Springs e della California sono a disposizione seggioloni per i piccoli.
Perché mi è piaciuta Palm Springs
Palm Springs mi è piaciuta perché ha un fascino davvero particolare. Qui ci si sente in mezzo al deserto a tratti, ma a tratti sembra di stare a Los Angeles e non per il traffico, ma per i locali cool che si scoprono dietro una via o con una semplice ricerca su Instagram (dove tra l’altro vanno fortissimo #thatpinkdoor e l’Ace Hotel di cui vi ho parlato sopra).
A Palm Springs ci sono case meravigliose, solo facendo un giro in auto troverai delle ville da far girare la testa. Inizierai a pensare che provare a stare a Palm Springs in fondo non potrebbe essere poi così male. Detto tra noi a me Palm Springs piaceva prima di andarci per quello che rappresentava negli anni passati, il mio californiano degli anni ’70. Una volta visitata devo ammettere che mi è rimasta impressa per quello che oggi rappresenta e per quello che mi ha dato: due giorni di totale relax e serenità in famiglia, come in California forse non credo di aver mai provato. In più mi ha regalato un po’ di abbronzatura, che non guasta!