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  >  blog   >  Che fatica reinventarsi a 30 anni

L’altro giorno sono andata in palestra. Una palestra romana qui dietro casa mia. La prima prova è gratuita e così ho scelto pilates. Almeno mi farà bene ho pensato. La palestra si trova in uno scantinato. Grande è grande, ma le palestre non è che mi son mai piaciute.
Allora perché ci sei andata? mi chiederete voi. Eh, perché sono a Roma, in una città nuova e devo farmi delle amicizie. Non ho nessuno con cui parlare, l’altro giorno entrando in un negozio mi son ritrovata a parlare con la commessa. Appena me ne son resa conto mi son fatta un po’ tristezza da sola, poi mi sono messa a ridere. Capita, ho pensato, ma devo trovarmi degli amici il prima possibile.
Così ho pensato alla palestra. Dopo la prima lezione mi son resa conto che a pilates non parla nessuno. Qui ci si concentra, si respira, ci si rilassa, ma non si parla! Cavolo, come ho fatto a dimenticarmene? E dire che anni fa a pilates andavo 3 volte a settimana, sì forse quando avevo bisogno di rilassarmi, non di parlare. Così ho pensato che dopo la lezione avrei potuto parlare con la ragazza degli orari, mi avrebbe spiegato i corsi, i prezzi. Ma niente, si è limitata a darmi un foglio e alla mia prima domanda mi ha liquidato dicendoè tutto scritto lì“.
Al momento ho solo deciso che la palestra non è un buon posto per trovare amicizie, che i corsi di cucina costano troppo e durano troppo poco, anche se forse mi è venuta un’idea. Io ve ne parlerò la prossima settimana, se andrà in porto, ma voi avete dei consigli per me intanto? 🙂

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