Rione Borgo, il mio quartiere a Roma
Ad un anno d’inizio della mia vita romana, iniziata il 28 Febbraio 2013, voglio celebrare il mio quartiere con un post dedicato tutto al mio rione, il Rione Borgo. Nonostante in un anno io sia stata tanti weekend fuori dalla città, spesso e volentieri mi sono ritrovata a girovagare per le stradine del mio quartiere scoprendo ogni volta posti nuovi. Il bello del Rione Borgo è il suo carattere, molto diverso da ogni altro quartiere di Roma. Non voglio dire che sia il quartiere più bello in assoluto, ci mancherebbe, ma ha decisamente qualcosa che altri quartieri non hanno, o almeno che io non ho ritrovato in loro.
Rione Borgo è una piccola città nella città. Qui le strade sono fatte di sanpietrini come si vede solo nel centro di Roma. Si raggiunge il centro storico (che dire centro storico a Roma è relativo), in 15 minuti di cammino. In 15 minuti netti passando davanti a Castel Sant’Angelo e ancor prima davanti a San Pietro si arriva a Piazza Navona per via dei Coronari. Da una parte i Musei Vaticani e San Pietro, dall’altra Castel Sant’Angelo e dall’altra parte ancora il Tevere. Rione Borgo è il mio quartiere preferito in assoluto, è qui dove ho dormito una delle prime volte che sono venuta a Roma, ed è questo posto che mi ricordo come mio le prime volte che sono stata bene a Roma.
Una coincidenza? La prima volta che ho dormito qui era fine Marzo 2012, poi ci sono tornata a vivere (nella stessa via), un anno dopo circa. Chissà se è stata una coincidenza oppure no, fatto sta che sono tornata qui a cercare casa e non in altri posti. Sì perché casa mia l’ho trovata camminando per le strade del Rione Borgo, non l’ho trovata tramite annunci online o passaparola. L’ho trovata un giorno passeggiando tra i vicoli del mio quartiere, mentre ne me andavo alla disperata ricerca di una casa (possibilmente low cost) a Roma. Low cost non l’ho trovata, ma la casa era lei.
Avete presente quando si dice che appena entrare in una casa, se è quella giusta è lei che vi chiama? Per me è stato così. Il portiere mi ha accompagnato fin dentro la casa, io ero sola e ho pensato “è lei“. Dopo qualche giorno firmavamo il contratto 🙂
Il Rione Borgo di Roma è un rione che risale al VI secolo e si trova proprio a ridosso del Vaticano, vicino alla Basilica di San Pietro. Il rione divenne ben presto noto, oltre che per la sua posizione vicina al Vaticano, anche per le sue botteghe e per le colonie di stranieri che qui costruivano case per i pellegrini della loro nazionalità.
Dopo i monasteri e le colonie sorsero nel rione Borgo anche le diaconie che distribuivano viveri ai poveri e assistenza spirituale, per questo impiantarono magazzini. Un piccolo borgo, un vero e proprio borgo le cui vie arrivavano tutte fino alla Basilica di San Pietro. Un luogo comunque molto a rischio, come tutta la zona Vaticana che si trovava al di là del Tevere dato che già nel 846 i Saraceni l’avevano saccheggiata e nel 847 un incendio ne aveva distrutto una parte, tanto che fu a rischio anche la Basilica di San Pietro.
Secondo la credenza popolare Leone IV seppe arrestare l’incendio con il gesto della croce, gesto che Raffaello immortalò in un celebre affresco che oggi si trova nelle Stanze del Vaticano. Dopo l’incendio Leone IV si decise a costruire una cinta muraria per difendere il borgo da attacchi e incendi e per farlo impiegò tutti i patrimoni pubblici della Chiesa.
Il Borgo divenne un borgo nel borgo, chiamato anche la Civitas Leonina, una zona a sé stante dove dalla fine del Trecento la popolazione iniziò a crescere in modo esponenziale ma in maniera, per così dire, disordinata. Così Sisto IV decise di ridisegnare urbanisticamente la zona grazie anche ai fondi dei cittadini che l’abitavano che volevano diventasse una piccola città modello, una città santa attorno al Vaticano.
Nacquero così le vie di Borgo Santo Spirito, Borgo Vecchio, Borgo Nuovo e Borgo Sant’Angelo. Nel 1550 sorsero altre strade, Borgo Pio e Borgo Vittorio (la mia strada!). Nel 1278 venne creato il celebre Passetto del Borgo, il viadotto che unisce Castel Sant’Angelo al Vaticano e che passa per il Borgo. La vicenda più celebre del Passetto, riguarda Clemente VII che lo usò per rifugiarsi a Castel Sant’Angelo, scappando dal Vaticano, durante il Sacco dei Lanzichenecchi.
Cosa mi piace del Rione Borgo? L’aria familiare che si respira qui. I primi tempi, quando mi serviva sempre tutto e andavo alla ricerca di chiodi e lampadine, i negozianti erano gentilissimi come me. Capivano che mi ero appena trasferita e senza chiedermi niente mi mandavano dai loro “amici”, vicini di bottega, se non riuscivano a soddisfare le mie richieste. Il Borgo è fatto di botteghe, di negozietti, di ferramenta e di piccoli supermercati. Al Borgo ci sono caffè minuscoli che stanno qui da chissà quanto tempo, ristoranti e pizzerie dove sai che non devi assolutamente entrare se abiti al Borgo e ristoranti che i tuoi vicini di casa ti hanno suggerito perché è lì che “si mangia la miglior pizza del Borgo”.
Negozi e Locali che suggerisco al Borgo
In un anno ne ho provati e scoperti di locali qui intorno casa. Quando parlo di posti intorno casa mi riferisco sempre al Borgo e non alla zona Prati, che è ben diversa. Proprio sotto casa mia si trova il mitico Nuvolari. Scoperto le prime sere in cui stavo qui, Nuvolari è un punto di incontro per chi abita il quartiere. Si mangia e si beve bene anche se l’aperitivo ha i prezzi fissi. In Borgo Pio si trova Patrizia, panetteria e pizzeria al taglio unica! Diffidate degli altri locali, lei è l’unica che fa pagare tutto il giusto e la qualità è fuori discussione.
Sempre in Borgo Pio si trova una gelateria ottima. Ce ne sono circa 5/6 di gelaterie in questa via, anche perché nelle belle giornate si riempie di persone del posto e anche di qualche turista che scopre che oltre al Vaticano in questa zona c’è di più. La gelateria che vi consiglio io, anche se più cara rispetto alle altre è Hedera. La gelateria si trova di fianco alla Fontana dell’Acqua Marcia e in un grande palazzo ricoperto sempre di edera.
Sempre di fianco casa mia si trova l’unico ristorante cinese della zona, si chiama Er Primo, nome riadattato e ormai romanesco, un po’ come i suoi proprietari. Ottimo l’involtino primavera. Infine per una buona pizza, quelle tonde da mangiare al ristorante o da portare a casa, quindi non al trancio, vi consiglio in Via del Mascherino, La Venerina.
Per un buon caffè in Borgo Vittorio 71 si trova Me.Ca Bar, aperto fin dalle 6 la mattina, se invece volete proprio esagerare vi do un consiglio che vale tanto, anche perché i turisti non ci vanno mai qua, provate La Latteria e oltre al caffè vi daranno anche la panna montata. Poco fuori dal Borgo si trova la Pasticceria Attilio Servi, quello che è stato definito il Re del Panettone. Qui trovate gli spritz ad un costo onesto e l’aperitivo al tavolo, cosa che qui intorno non fa nessuno.