Uluru: Outback in Australia, escursioni e hotel
Sembra passata una vita, eppure solo una settimana fa stavo tornando dall’Australia e più precisamente dal Northern Territory. Ogni volta che sto per partire per un viaggio mi vengono sempre gli stessi dubbi: starò facendo la cosa giusta? Andrà bene stare via così tanto? Eppure, ogni volta che torno, penso che lo rifarei altre mille e mille volte. Un viaggio arricchisce più di qualsiasi altra cosa, ti porta fuori dalla tua routine e ti fa conoscere altre persone, ti mette alla prova e ti chiede di essere te stessa, sempre.
Quando sono in viaggio io sono felice. Non c’è altro che possa spiegare meglio il mio stato d’animo. Cerco spesso di portarmelo a casa e a volte ci riesco, ma una volta qua ci sono cose che devo fare e non sempre sono felice (vedi lavoro :D)
Ma veniamo a noi. Un itinerario di 10 giorni, come ho fatto io, è un itinerario un po’ frettoloso, ma io ero nell’Outback per delle ragioni precise, non ero lì per turismo, ma per seguire da vicino il Tjungu Festival, il festival per conoscere e celebrare le tradizioni e la cultura degli aborigeni australiani. Un turista avrebbe forse fatto altri giri, passato almeno 3 giorni a Sydney, aeroporto in cui sono arrivata, e altrettanti a Melbourne, aeroporto da cui sono ripartita. Ma io sono stata solo nell’Outback, e di questo vi parlerò in questo post.
Uluru
Conosciuto anche come Ayers Rock, sicuramente ne avrete già sentito parlare o l’avrete visto in qualche documentario, bè a niente sarà valsa la vostra immaginazione quando vi troverete lì davanti. Ho visto Ayers Rock al tramonto e all’alba, ho brindato a lui con un calice di champagne e l’ho ammirato in tutta la sua bellezza. Nonostante tutto, non l’ho visto in tutte le sue vesti. Uluru cambia aspetto e “faccia” ad ogni ora, ad ogni nuova luce e da qualsiasi parte lo si veda, spostandosi anche solo di qualche km si avrà un’altra visuale. Alla fine non se ne ha mai abbastanza.
Dove vi consiglio di dormire: Sails in the Desert Hotel. Hotel a pochissimi km dall’ingresso del parco, che è a pagamento (circa e non dimenticate che in alcune zone è vietato fare fotografie – io avevo un permesso speciale per le foto). Sails in the Desert Hotel è una parte di una struttura molto grande che offre diverse possibilità di alloggio, dalle più costose alle meno costose. All’interno anche un supermercato e un bar, il che non è male se pensate che fuori da qui non c’è niente per molti km.
Escursioni provate
Tali Wiru, cena a lume di candela con vista Ayers Rock. All’arrivo abbiamo potuto gustare un aperitivo con champagne vista Uluru, finché il sole non è sceso completamente e noi ci siamo spostati in una parte più alta della zona in cui eravamo per la cena. Portate di canguro e coccodrillo, ognuna abbinata ad un vino australiano diverso. Per dolce un assaggio di formaggi australiani. Durante il dopo cena ci siamo spostati intorno al fuoco on cioccolata e marshmallow. Un’esperienza incredibile, la consiglio.
Seit Kata Tjuta Sunrise Tour. Vedere Uluru e Kata Tjuta all’alba è stata un’esperienza incredibile, quasi non ho parole per descriverla. La sveglia è suonata prestissimo, alle 5.30 è partito il pullman dall’hotel, ma ne è valsa decisamente la pena. Dopo aver visto sorgere il sole su questa meraviglia della natura, abbiamo fatto colazione con un pi inc organizzato dai ranger del parco. Bellissimo!
Sound of Silence. Mentre il Tali Wiru è un’esperienza molto più intima, i partecipanti sono al massimo in 15 persone, il Sound of Silence è aperto a molte più persone. Nonostante tutto, credo sia stato proprio questo ultimo tour ad avermi emozionato di più. Ad un certo punto mi sono ritrovata davanti al fuoco, nel mezzo dell’Australia, con una miriade di stelle sopra la testa ed ero emozionata, anzi di più. Non mi sono mai sentita meglio in Australia come quella sera, è stata pura emozione. Sound of Silence è una cena a base di piatti e vini australiani con musica e balli. Nel dopo cena la musica finisce e si può osservare le stelle e vedere la luna con una sessione di astronomia libera, o contemplare il fuoco assieme agli altri partecipanti, il tutto a lume di candela.