2017, l'alba di un nuovo inizio: davvero
Mi prendo questo primo giorno dell’anno per parlare un po’ di me, per prendermi del tempo, per stare tranquilla con i miei pensieri, almeno per un po’. Almeno fino a quando Giulio non si sveglierà, ancora assonnato mi guarderà e mi farà un sorriso gigante, da quel momento so già che non avrò più tempo per me, ma adesso, adesso sono io e basta ed è a me che mi voglio dedicare in questo primo gennaio 2017.
E` la prima volta in tutta la mia vita che sto a casa il giorno di Capodanno. Nemmeno lo scorso anno, incinta di quasi 9 mesi me ne ero stata a casa, eppure quest’anno è andata così, è stata quasi un’esigenza. Abbiamo fatto una botta di conti e abbiamo preferito stare insieme fuori casa il 30 dicembre, con Giulio dai nonni, per passare il 31 a casa, solo noi tre. Ci siamo addormentati relativamente presto, Giulio russava già dalla cena, io e il mio compagno siamo riusciti miracolosamente ad arrivare al brindisi di mezzanotte.
Abbiamo cenato con ostriche e salmone, vino bianco e un dolce per finire la cena in bellezza.
Niente di troppo pretenzioso, gusto e stile assieme e delle ottime bollicine per la serata.
Un capodanno diverso, molto alternativo, sicuramente da ricordare. Probabilmente ce ne saranno altri così, anche se spero di passare i prossimi in viaggio, è la cosa migliore da fare durate le feste, andarsene via, non di certo per scappare, ma per vivere e avere ricordi, la cosa più bella di questa nostra breve vita.
Mi ritrovo a fare pensieri strani in questo primo gennaio, sogno cose diverse dagli scorsi anni e all’improvviso mi scopro più matura.
Ho iniziato a tenere il libro dei conti di casa. Si chiama Kebobo, in Giappone è usatissimo da decenni, in Italia da pochi anni. Con questo libro terrò d’occhio tutte e spese dell’anno, non solo le mie, ma le nostre. Terrò sotto controllo la spesa, le uscite settimanali, le cose di Giulio e, manco a dirlo, il fine è sempre lo stesso, risparmiare per concederci grandi e lunghi viaggi da fare durante l’anno.
Ho iniziato a sognare una casa tutta nostra. La stanza di Giulio con i suoi giochi, il suo tavolo di legno, il letto basso in stile montessoriano, il tappeto. La nostra cucina, la sedia Stokke, qualche pezzo di design, niente tv, quella non la sogno ancora per il momento va benissimo così, un divano comodo dove farci le coccole la sera, un letto grande, una cabina armadio, un pavimento di legno e possibilmente con il riscaldamento così da camminare scalzi anche in inverno, una lavatrice silenziosa, possibilmente anche un’asciugatrice.
Si diventa così quando si matura?
Ho iniziato a pensare a uno studio tutto mio. Basta scrivere nel letto, in cucina, in terrazza o dove capita. Sogno un tavolo bianco di legno laccato, un Mac bello grande, uno scanner, tanti libri alle pareti, ma soprattutto tante guide di viaggio. Un mappamondo luminoso, tutte le mie scartoffie ben disposte, qualche penna e una bella agenda dove segnare cose che non ricorderò mai di fare.
Il nuovo anno è arrivato e come nella migliore delle ipotesi la mia lista di buoni propositi è piena zeppa.
Per l’occasione ho rispolverato anche gli intramontabili, una dieta e qualche kg da perdere, ovviamente attività fisica da fare e qualche gesto di bellezza in più per me, in fondo me lo merito.
Contrariamente agli altri anni non ho grosse pretese lavorative. Ovviamente il lavoro è fondamentale, anzi di più, non lo lascio certo indietro, ma quello che ho fatto fino ad oggi va bene, molto bene, e ora mi godo un po’ i frutti ed è ora che io inizi a pensare anche a me, almeno un pochino di più.
Mi auguro tanta lentezza in questo 2017, meno colazioni al bar e più colazioni a casa, meno corse in auto e più corse in bicicletta, meno traffico e più mare, meno facebook e più libri, meno liste della spesa e più guide di viaggi.
Su una cosa sono d’accordo e sono in linea con gli anni scorsi, meno valige e più zaini, più viaggi, tanti tantissimi e chissà, ho anche l’idea di iniziare a fare scambio casa, così da esplorare alcune zone del mondo in modo completamente diverso, oserei dire più intimo.
P.s.
Sto iniziando già da adesso a lavorare ad un progetto enorme che mi vedrà in viaggio tra un paio di anni.
Sì, ci lavoro già da adesso perché oltre ad essere un grande progetto di viaggio, sarà anche un bel progetto di vita.
Si cambia, è vero, ma alla fine si rimane sempre gli stessi sognatori di sempre, cosa credete? 😉