Cuore, coraggio e carattere: il mio 2018 in tre parole!
Un post di fine anno è d’obbligo, ormai quasi scaramantico. Ci si prende un’oretta o due, giusto il tempo del pisolino di Giulio se tutto va bene e si riflette un po’ su questo anno appena trascorso e sui buoni propositi per il prossimo. Ogni anno prima di scrivere il nuovo post di fine anno, vado a rileggere cosa mi ripromettevo di fare nell’ultimo post del 31 dicembre dell’anno precedente.
Ogni anno con enorme soddisfazione riesco a mantenere tutti miei buoni propositi (o quasi). No, non sono sempre facili da attuare e no, non è che sono brava io, è che sono buoni propositi semplici e coerenti. Non sogno la luna, non chiedo di andare a vivere in California (anche se non mi dispiacerebbe) e non ho enormi pretese. Ogni anno faccio un piccolo passo in avanti, aggiusto il tiro, capisco e mi conosco sempre un po’ di più. Altro che sedute dallo psicologo, mi basterebbe fare due o tre post come questo in tutto l’anno e sarei a posto.
Lo scorso anno tra le tante cose che mi riproponevo per questo 2017, c’era la nuova casa: ed eccola finalmente. Ci siamo dentro da circa una settimana e la sentiamo già completamente nostra, anche Giulio. Posizione ottima a metà tra il centro storico di Rimini e il mare. Grande il giusto per starci bene in tre, due camere e due bagni e con tutte le rifiniture che abbiamo voluto durante la ristrutturazione. La cucina grande e il divano enorme, il letto comodo, la televisione con Netflix, la cambretta di Giulio con il letto montessoriano. Mancano alcune piccole cose, ma sono sicura che in questo 2018 le faremo entrare, come la libreria, altre accortezze (tipo le tende e gli specchi in bagno che ancora non abbiamo), il tavolo che presto cambieremo e le sedie (al momento ne abbiamo solo due in tutta casa).
Dicevo, ogni anno mi prometto qualcosa in più perché ogni anno riesco a mantenere i miei buoni propositi. Non abbandono i buoni propositi vecchi, quelli conquistati a fatica. Li porto con me nel nuovo anno e cerco sempre di aggiungere qualcosina in più per migliorarmi e per migliorare la mia vita. Credo molto nei buoni propositi e soprattutto credo che solo con i piccoli cambiamenti si può cambiare davvero la nostra vita (e quella degli altri).
Sono riuscita in questi anni ad avere più tempo per me (e per Giulio), a lavorare di meno ma meglio, ad avere una vita più serena e stabile anche economicamente, una casa, tanti viaggi (con la mia famiglia che mi segue anche per lavoro) e tante trasferte in solitaria che mi lasciano il tempo di pensare a quanto sono fortunata nel tornare in una casa accogliente e dalle persone che mi vogliono bene.
Cosa chiedo allora per questo 2018?
Sembrerà banale forse, ma io chiedo una remise en forme, diciamola in francese che suona meglio. Una rimessa in forma, sì.
Dopo la gravidanza sono tornata quasi subito al mio peso iniziale anche grazie all’allattamento e al fatto che con Giulio non stavo mai ferma. Dopo poco però ho iniziato a prendere i chili persi, per una serie di motivi. Credo che abbia contribuito innanzitutto il fatto di essere sempre di corsa, per il lavoro o per la famiglia, l’alimentazione scorretta e diciamolo, anche la pochissima attività fisica (sono una pigrona!).
Non sono mai stata un genio delle diete, ma fino ai 25/27 anni non mi sono mai lamentata eccessivamente del mio peso.
Ora invece non mi sento più bene, non è un fatto di quanti kg peso, che detto tra noi non lo so perché mi si è rotta la bilancia, semplicemente non mi vedo più, non mi sento più completamente io. Mi capite?
Non sarà un percorso semplicissimo, non mi ricordo nemmeno più come si pesano gli alimenti, anche se so benissimo e a memoria tutti i tipi di dieta possibili, tutte le posizioni per fare gli addominali e quali alimenti non devono essere associati tra l’oro. Sulla carta sono una perfetta dietologa e un’ottima persona trainer, ma a conti fatti ce n’è sempre una più importante da fare che stare a dieta o andare in palestra (purtroppo).
Come dicevo prima però, sono brava a pormi degli obiettivi e a rispettarli. La costanza non è esattamente il mio forte, ho sempre pensato che tutta la mia costanza l’ho sempre messa solo nel blog e nel mio lavoro, le restanti attività della mia vita sono tutte tranne che costanti! Questo obiettivo però un po’ mi spaventa, non so se riuscirò a portarlo a termine e proprio perché lo ritengo impegnativo quanto importante, che è l’unica cosa che mi riprometto di fare nel 2018: prendermi più cura di me iniziando dall’alimentazione e dal movimento.
Mi guardo intorno e vedo che ho tutto quello che desidero. Un lavoro che mi fa stare bene e che adoro, per cui non rinuncerei mai, una casa bellissima in cui iniziare a collezionare ricordi, una famiglia che sta crescendo (sotto tanti aspetti) e delle amicizie di cui non potrei mai fare a meno. Non mi manca davvero niente, non posso desiderare altro ed è per questo che è giusto pensare anche un po’ e solo a me stessa.
Capitolo viaggi: e chi se ne scorda?
C’è poi un argomento che non abbiamo ancora toccato: i viaggi!
Un argomento che non è marginale per me, assolutamente. In questo post di fine anno tratto però solo alla fine perché i viaggi sono una costante, non diminuiscono, anzi!
Tranquilli quindi, non passeranno di certo in secondo piano nemmeno in questo 2018.
Nel 2017 abbiamo dato il via alle danze con Praga, proseguito con Atene, Ibiza, Norvegia, Sicilia, Tirolo, Thailandia e finito con il Sudafrica. Il 2018 inizia alla grande da questo punto di vista dato che la seconda settimana dell’anno partiremo per visitare la California per la nostra prima volta.
Non vi svelo i progetti peri prossimi mesi dell’anno, sappiate pero che ci sono e sono anche molto interessanti.
L’ho scritto qualche tempo fa, credo che questo 2018 potrebbe essere l’anno delle C, non solo per quanto riguarda i viaggi e i nomi delle nostre possibili mete. Ci metterò Cuore, Coraggio e come sempre tanto tanto Carattere.