Honor8, a prova di viaggio a Venezia
Viaggiare e fotografare sono due passioni che mi accompagnano da sempre, da quando ne ho memoria praticamente. Ricordo benissimo il giorno in cui mi comprarono uno smartphone, il giorno della mia prima macchina fotografica digitale (la prima ad averla del mio gruppo di amici allora sedicenni!) e il giorno della mia prima reflex – per non parlare del giorno in cui mi arrivò a casa la mia prima, e ad oggi unica, Lomo.
Ho sempre avuto un debole per le belle foto, per quelle che non necessariamente devono essere da copertina, ma per quelle che raccontano un posto, anche in modo diverso, non convenzionale. Del resto lo sappiamo bene, ogni cosa ha più punti di vista e se banalmente dessi la mia macchina fotografica ad un bambino avrei le stesse foto da un’angolazione totalmente differente, se nona altro per l’altezza.
Amo cambiare smartphone e non rimanere mai indietro sulla tecnologia. Del resto è anche il mio lavoro. Tutto quello che mi serve per comunicare in maniera ottimale lo devo conoscere e fare mio, vuoi che sia un mezzo tecnologico o che sia una parola, una frase o uno stato d’animo che deve essere necessariamente messo nero su bianco… o in fotografia. Lo smartphone in questo caso è il miglior modo di viaggiare per chi fa il travel blogger: leggero, robusto, efficiente.
Ho provato Honor8 in un weekend veneziano e già partiamo bene, Venezia è fotogenica, Venezia è il soggetto ideale per far venire bene ogni foto in realtà. Ecco, in due giorni a Venezia mi sono sbizzarrita a fotografare le cose più belle e diverse che la città mi potesse offrire, ma non solo. Non solo cose strane e diverse, ma proprio la vita di tutti i giorni, i campi, Piazza San Marco, il Campanile di San Marco, le gondole, una marea di gondole, spritz, bacari, piazzette e colori, luci, ombre (non solo quelle che si bevono), foglie e autunno, riflessi dell’acqua e panni stesi.
Honor8 le caratteristiche
Selfie perfetti
Honor8 possiede una doppia fotocamera con due sensori da 12MP; un sensore RGB per catturare i colori e un sensore in bianco e nero per i dettagli. Escludendo il filtro ottico, il sensore monocromatico cattura tre volte più luce di uno standard, migliorando la gamma dinamica dell’immagine e riducendo i difetti, anche in condizioni di scarsa illuminazione, fornendo un’ineguagliabile qualità dell’immagine. I due sensori consentono inoltre ai fotografi di utilizzare una serie di filtri, dalla messa a fuoco dopo lo scatto al cambiare l’aspetto con l’effetto Bokeh.
Oltre a tutto questo, la fotocamera di Honor 8 supporta un vasto insieme di funzioni e filtri, dal light painting alla modalità bellezza e alle funzioni panorama, slow-motion, food, HDR, super night e watermark. In un mondo in cui usiamo la fotocamera su noi stessi, la funzione “perfect selfie” migliorerà ogni sorriso o posa e, unita a una fotocamera frontale da 8 MP, produrrà foto perfette da condividere.
Facile da usare e ricaricare
Il corpo da 5,2 pollici è in vetro, formato da quindici strati, e dona allo smartphone un elegante design con finiture senza eguali. Tra gli strati del vetro sono inserite delle litografie e un reticolo 3D che si uniscono per creare delle sottili linee a prisma. Anche se invisibili all’occhio umano, queste generano colori vivaci per una straordinaria esperienza visiva. Grazie alle sue curve 2.5D, il vetro si inserisce perfettamente in una cornice di metallo tagliata a diamante che rendono il dispositivo eccezionale da tenere in mano, e che protegge lo smartphone dalle le cadute occasionali e altri incidenti.
Non si stanca mai, adatta ai travel blogger più esigenti!
Il lato estetico, decisamente curato, si accompagna a un dispositivo hardware efficiente e risparmioso, in grado di reggere fino a due giorni d’uso con una sola carica. Merito della batteria da 3000 mAh, compatibile anche con le modalità di ricarica rapida: il livello torna al 50% in soli 30 minuti. Il pannello LCD IPS da 5,2 pollici ha risoluzione FullHD. E’ luminoso e ben tarato, esaltato da un vetro Gorilla Glass 5 con curvatura 2.5 d e dall’ottimo trattamento oleofobico.