La mia vita in prima pagina
Giusto l’altro giorno stavo blaterando del fatto che questo 2015 era iniziato e andato troppo di fretta, che era già passato un mese e io non avevo tenuto fede a tutti i buoni propositi di fine anno, e ieri… e ieri mi sono ritrovata sul giornale. Va bene dai, un po’ di fretta ci sta e anche il fatto del non rispettare i buoni propositi, se poi questi sono i risultati.
Devo dire che questo anno mi sta regalando forti emozioni, mi sta facendo fare cose nuove e vivere situazioni che mai avrei sognato – ma forse sperato sì. Da quando mi sono messa in proprio, quindi nel 2011, e da quando ho aperto il primo blog – nel 2008 – ho sempre lavorato per arrivare ad un riconoscimento simile. La televisione però non era nemmeno nei miei sogni più belli, lo devo ammettere.
Così ieri mi sono letta l’intervista, ho gongolato un po’ vedendo i commenti degli amici su Facebook, ho sentito i parenti lontani chiedermi dove potevano trovare il giornale dato che è uscito solo in Emilia Romagna, e mi sono goduta questo momento. Oggi è già un altro giorno, oggi è tempo di nuovo di rimettersi al lavoro. Sono le 15 ormai e io non ho ancora pranzato, un lunedì bello pieno questo, ma prima di pranzare due cose ve le devo raccontare, che poi altrimenti mi sfuggono e mi dimentico… con la testa che mi ritrovo!
Quando ho fatto l’intervista telefonica con il giornalista, non ho mancato di menzionare la costanza, l’impegno e anche l’investimento economico di questo progetto. Lo sappiamo bene tutti, i giornalisti mettono l’accento su quello che interessa ai lettori, perché forse la storia del “mollo tutto e vivo viaggiando” tira tantissimo e quella del “mi licenzio e vivo facendo qualche viaggio e un mazzo tanto“, tira un po’ di meno. Comunque sia, io sì è vero che faccio tanti viaggi, solo lo scorso anno ho girato una parte di mondo che da sola avrei visto forse entro i 60 anni, ma è anche vero che a quello che arrivo, ci arrivo lavorando. Lavorando. Aspetta che lo ripeto: lavorando.
Prima cosa. Quando mi sono licenziata dal mio lavoro sicuro non avevo alcun cliente. Mi sono messa in proprio e ho aperto partita iva con un solo contratto di un mese all’Isola d’Elba. Quindi sono andata all’Isola d’Elba e ho vissuto lì un mese per 1000€ circa. Poi non avevo altri lavori fissati, è stato tutto un divenire. Quindi sì, ho preso e mollato tutto, ma sono stata anche un po’ sprovveduta forse. Adesso? Se sapessi che riandrebbe così lo rifarei millemila volte, ma dato che nessuno ne avrebbe la certezza, io adesso non so se lo rifarei.
Nell’intervista c’è scritto che non vengo da una famiglia ricca. Ecco, il giornalista mi ha chiesto “scusa l’indiscrezione, ma la tua famiglia è ricca?”. Premesso che ricca… cosa significa? Ricca che mi mantiene e che mi ha mantenuto nei primi mesi di partita iva o ricca che ancora oggi mi da dei centoni anche solo per uscire il sabato sera? Ricca che ho delle proprietà a me intestate che mi servono a mantenermi o che i miei genitori guadagnano 80k annui? Bene, io ho detto che la mia famiglia non è ricca, e con questo volevo intendere che loro stanno bene e io pure, ma che appena mi sono messa in proprio nessuno mi ha dato dei centoni. L’unica cosa che mi hanno dato è stato un tetto e del pane, dato che sono andata a vivere da sola solo un anno dopo essermi licenziata – ma mi pare niente di strano.
Ricordo bene che durante l’intervista è venuta fuori la domanda “quale investimento economico hai fatto per aprire la tua attività?” e io ho risposto in cifre a questa domanda, cifre specifiche eh. Purtroppo questa domanda non è stata pubblicata e nemmeno la sua risposta, quindi ve lo dico io. L’impegno più oneroso è stato per me la realizzazione grafica e strutturale del blog www.viaggi-lowcost.info che ho fatto solo nel 2014, molto dopo essermi messa in proprio quindi. Indicativamente mi è costato 5mila€ rifarlo, ma questo è solo uno dei tanti costi. Chi è un libero professionista infatti sa molto bene che in un anno le spese sono diverse, partendo dai bigliettini da visita fino alla strumentazione. Quello che i dipendenti trovano in un ufficio, noi ce lo dobbiamo comprare, parlo quindi di smartphone, computer o mac, stampante, scannerizzatore, eventuale macchina o biglietti del treno e aerei per raggiungere i clienti o fare le attività che vogliamo poi descrivere nel blog.
Nell’articolo viene detto che gli enti enti del turismo mi chiamano per fare le “recensioni“. Una parola che odio questa, ma che evidentemente è scappata fuori. Ovviamente non faccio le recensioni stile TripAdvisor e nessuno mi paga per farle. Vengo inviata è vero, a vivere un’esperienza di viaggio e cerco di captare e raccontare quello che di quella data destinazione mi incuriosisce, emoziona e colpisce di più. Poi non scrivo o racconto tutto, perché i lettori dei miei blog hanno un target ben specifico. Su www.viaggi-lowcost.info, si capisce dal nome, non scriverò mai del 5 stelle in cui ho dormito nelle Isole Vergini Britanniche, ma scriverò del volo interno che abbiamo preso – e il nome della relativa compagnia – per passare da un’isola all’altra, come mi sono trovata e tutte le indicazioni specifiche per farlo in autonomia.
Stessa cosa per questo blog. Qui so che le persone non arrivano per leggere di viaggi low cost e allora, essendo un blog principalmente personale in cui racconto anche parte della mia vita, qui mi posso sbizzarrire. Posso raccontare di quando ho dormito in Polinesia Francese in un overwater o di come sta andando la mia vita, anche a livello personale.
Quello che mi interessava far capire e scrivere in questo post, che forse sembra un po’ sconclusionato 🙂 è che io sono felicissima della bella occasione che mi è capitata ieri, ma che non vorrei passasse un messaggio diverso. Fare quello che faccio, scrivere di viaggi online, organizzare attività con enti e gestire una società di comunicazione, è come tanti altri lavori duro e molto concreto.
Con questo post volevo dirvi che questo lavoro lo faccio con molta passione e felicità – tanto che a volte non mi sembra nemmeno di lavorare – ma che se vi faccio vedere solo la parte bella dei miei viaggi e delle mie attività, non vuol dire che ci siano solo quelli!
Grazie, per seguirmi anche qui e ancora 🙂