Ciao, mi chiamo Federica e sono una fotografa impulsiva.
Il primo passo è ammetterlo, si sa, il secondo è iniziare a lavorarci su. Per chi come me è un’appassionato di fotografie sui social ma è anche un impulsivo, che dire impulsivo forse è poco, ecco qualche annotazione per condividere le foto al meglio. Perché ogni tanto riflettere prima di agire fa bene, ogni tanto eh.
Purtroppo sui social e più in generale online, così come ci insegna il giornalismo, la velocità è tutto. Dare prima la “notizia” vuol dire avere l’anteprima. Ecco perché siamo tutti portati a correre, fotografare di fretta, instagrammare, pubblicare, likare e condividere. Ma non è sempre così, a volte potete fermarvi e riflettere prima di fare tutto questo.
Effettivamente le cose sono due: quando siete con altre persone che sono “come voi“, allora lì ve lo concedo, fotografate senza pietà e condividete senza logica -.- e quando siete “da soli“, o meglio quando siete solo voi ad avere un iPhoneSparaFoto in mano.
Osservando bene quello che succede in rete mi sono accorta che alcuni dei migliori (diciamo più che migliori, più seguiti) blogger e socialmediacosi hanno tutti una caratteristica: parlano per immagini. Non è un segreto che una bella foto fa più colpo e a volte comunica più di un bel testo. Ognuno ha un suo stile è vero: se proprio la foto non la vedi, con Instagram non farai miracoli e se continui a fotografare i piatti dall’alto di certo non ti vedrò su National Geographic, ma qualcosa si può migliorare.
Innanzitutto calma. Io lo so che siete come me, che quando entrate in un negozio che quando avete davanti Notre Dame voi non ci vedete più e iniziate a fotografare all’impazzata. Io lo so che fate così. Risultato? Avrete sì e no 3 foto valide. E quando dico valide significa che non sono sfuocate, ma probabilmente hanno angolazioni brutte, sono storte e impossibili da inserire in un collage di foto. Insomma ‘na tragedia.
Cosa fare per fare meno foto ma farle meglio? Studiare e osservare la situazione.
Godetevi tutto. Lasciate stare l’iPhone, lasciatelo in tasca, godetevi il panorama, godetevi gli scaffali, leggete i titoli dei libri, ammirate il tramonto e poi (prima che scenda!) fotografate. Assimilate e sentite la foto. Quello che dovete fare poi è “solo” prendere l’emozione visiva e catturarla nello scatto. Una parola….direte voi.
La fotografia per fortuna non la insegno, a malapena la so mettere in pratica, e di certo c’è chi ci sa fare meglio di me. Però posso aiutarvi a gestire l’impulsività dato che sono un asso in questo.
Un altro consiglio che mi sento di darvi così, in modo spassionato è, se siete “soli” e volete fare un ottimo lavoro, scattate con la reflex, se siete Blogger ne avete di certo una. Scattate, elaborate, scegliete l’app migliore per un composizione, magari una bella scritta, insomma ragionate, e poi pubblicate, aspettando sempre il momento giusto.
Se riuscirete a seguire uno di questi consigli vedrete come miglioreranno le vostre foto, ma soprattutto come non farete più foto banali piedi/gatti/faccia/gelati. Se avete altri suggerimenti, scambiamoceli 😉
Foto di (su Instagram) @GoodTraveler, @effealcubo, @ChiaraFerragni, @travelettes
6