Dentista pediatrico per bambini, cosa devi sapere davvero
Questo post nasce dall’esigenza di condividere la mia esperienza di mamma di un piccolo paziente. Sono stata anche io tantissime volte dal dentista, sempre per fare cose abbastanza ordinarie, ho portato l’apparecchio fisso una decina di anni e in effetti questo non so se inserirlo già nelle esperienze extra ordinarie, anche se è un po’ all’ordine del giorno oggi come oggi tra i ragazzini.
Questo articolo comunque non parla di me, ma di mio figlio che di anni ne ha 4 e non 34 (sarebbero 35, ma 34 suonava meglio e poi chi se ne accorge?). La scorsa estate, quando Giulio aveva circa 3 anni e mezzo, mi sono accorta di una macchiolina scura in un dente. Avevo già iniziato a fargli lavare i denti con lo spazzolino e con il dentifricio, tutti i giorni, ma non eravamo sempre regolari. Del resto, quando la sera alle 20.30 si addormentava davanti alla televisione, sfinito dopo un’intensa giornata di giochi, chi aveva il coraggio di svegliarlo per dirgli cose tipo “Giulio, hai lavato i dentini?“. Molto meglio farlo dormire! Sfiderei chiunque!
Sempre quella estate però, decisi che era giunto il momento di portarlo da un dentista. Non sapendo chi chiamare e non sapendo ci fossero effettivamente differenze tra professionisti e professionisti, lo portai da quello che era stato per anni il mio dentista di fiducia, anche se ormai non lo era più da tempo. Avevo sentito però che si occupava anche di bambini, per questo motivo la mia scelta era ricaduta su di lui, niente di più sbagliato.
Bisogna che lo dica: ci sono professionisti (anche rinomati) che si professano dentisti pediatrici, ma che dai bambini dovrebbero stare ben lontani. Tempo un’ora e sono letteralmente scappata via per il poco tatto e la poca sensibilità dimostrata da questo dentista “pediatrico” a cui mi ero affidata.
Dopo qualche settimana, dopo essere venuta a conoscenza di un altro dentista su Rimini e dato che era ormai urgente portare Giulio a farsi fare una visita, decisi di riprovare. Dissi a Giulio che la dottoressa era un’amica della mamma e che sarebbe andata molto meglio rispetto all’ultima volta. Per preparare mio figlio alla sua prima visita decisi di comprare un libro, Anche i mostri si lavano i denti e di far vedere alcune puntate di Peppa Pig in cui proprio la maialina più conosciuta dai bambini andava dal dentista senza alcuna paura.
Com’è stata la prima visita nello studio dei Dentisti Ciulla?
La prima visita è stata molto semplice. Giulio era un pochino impaurito vista la precedente esperienza negativa, ma devo dire che la gentilezza e la sensibilità della dottoressa lo hanno messo subito a suo agio. La prima visita è stata molto semplice. La dottoressa ha constato le carie di Giulio ma per lo più il primo incontro è servito per prendere effettivamente consapevolezza degli spazi e per conoscere le persone. Sono seguiti poi altri due incontri per una pulizia dei denti, un po’ più soft rispetto a quella degli adulti, e per conoscere la strumentazione.
Alla quarta o quinta visita, sinceramente non ricordo, abbiamo iniziato a curare il dente di Giulio. Non avrei mai creduto possibile che Giulio si facesse curare un dente con tanto di anestesia e trapano, ma devo dire che è avvenuto tutto in modo così naturale e semplice che non poteva che essere altrimenti.
Cosa serve sapere prima di portare i piccoli dal dentista
Il dentista non è una persona che deve incutere paura ai bambini. E` importante parlare ai più piccoli del dentista in modo del tutto normale, facendo vedere che anche noi grandi andiamo dal dentista e abbiamo bisogno del dentista per stare meglio. Il libro comprato in precedenza poi, è stato per noi di grande aiuto. Un libro che Giulio ha consultato spesso prima e dopo le sedute dal dentista per accettarsi in qualche modo che stava facendo la cosa giusta 😀
Perché è importante far visitare i piccoli dal dentista
Una visita ai tre anni è d’obbligo perché ogni bambino è diverso e quello che vale per uno, può non valere per l’altro. Giulio, al momento della prima visita, aveva tre carie e questo era dovuto da alcune predisposizioni genetiche, dal tipo e dalla quantità di saliva e da altri fattori. Non tutti i bambini sono uguali e le carie non sono per forza una mancanza di igiene, ma vanno tenute comunque sotto controllo, controllati i denti e curati quando necessario.
Inoltre, pensiero mio, credo sia molto importante far visitare il bambino dal dentista il prima possibile per rendere i più piccoli il più possibile inclini alle visite anche da adulti e per far capire loro che i dentisti non sono cattivi, anzi (come dice il nostro libro) sono dei super eroi perché salvano i denti dalle carie!
Cosa mi è piaciuto davvero del metodo dell’Ambulatorio Dentistico Ciulla di Rimini?
Non so se ci sono altri studi dentistici pediatrici che operano nello stesso modo, io vi racconto com’è stata la nostra esperienza e perché a me è piaciuto tanto questo metodo.
1. Uno studio dentistico pediatrico non deve essere una sala giochi
Nella mia testa, quando pensavo a come sarebbe stata la nostra prima volta dallo studio dentistico Ciulla, lo studio era coloratissimo e pieno di giochi di ogni tipo, così da renderlo amichevole e vicino anche ai più piccoli. Lo studio Ciulla è uno studio dentistico “normale”, se così si può dire con alcuni giochi a disposizione dei piccoli certo, ma senza pareti arcobaleno o clow al bisogno. Questa cosa mi è piaciuta moltissimo perché spesso, capita anche a noi genitori, pensiamo che più un ambiente è colorato e vicino ai bambini, più a loro potrà piacere. Invece spesso è come ci poniamo noi adulti, con quale sensibilità parliamo loro e come ci relazioniamo ai più piccoli che fa davvero la differenza e nello studio Ciulla è stata proprio questa attitudine e predisposizione al benessere dei più piccoli a fare la differenza.
2. Il rapporto di fiducia che si deve creare è quello tra bambino e dentista (e non è scontato)
Durante la mia prima esperienza da un dentista per bambini, quella traumatizzante per me e per Giulio, la dottoressa pretendeva che fossi io a convincere Giulio a sedersi sul lettino e ad aprire la bocca. Sbagliato, o meglio, così ho capito poi. Nello studio Ciulla io ho preso parte a tutte le sedute (da quella di pulizia fino a quella curativa), ma la maggior parte delle volte la mia presenza è stata marginale. Nei primi incontri Giulio nemmeno mi vedeva, vedeva e dialogava solo con la dottoressa Viviana. Questo mi ha fatto capire una cosa molto importante, il rapporto che si deve stabilire è quello di dialogo e fiducia tra dottoressa e paziente, quindi bimbo, e non tra dottoressa e genitori (che se la fiducia l’abbiamo noi genitori e non i più piccoli, non che ci porta? niente, esatto).
3. Il gioco come elemento di rinforzo
A fine di ogni seduta, di visita, pulizia o cura della carie, c’era sempre, sempre, sempre, un piccolo gioco. Questo ha permesso non solo di mantenere un buon ricordo del dentista anche a fine seduta e quindi dopo la visita, ma ha contribuito anche a rendere piacevole il ritorno dal dentista. Potrebbe sembrare una cosa da poco, o scontata, ma innanzitutto no, non è assolutamente scontata, seconda cosa per i più piccoli questo fa un’enorme differenza. Sapere che qualcuno che conoscono poco dà loro un gioco o si ricorda alla visita successiva il loro colore preferito è una cosa enorme per loro.
Alla fine di questa esperienza, prima esperienza perché siamo solo alla fine della prima carie al momento (prima su tre), posso dire di essere molto soddisfatta. Per me il dentista è sempre stato un po’ un incubo. Forse un po’ per tutti. Credo nel tempo si sia rivalutata molto questa figura che noi adulti abbiamo odiato con tutte le nostre forze da piccoli e credo sia giusto così. Il dentista è una figura importantissima da conoscere fin dai primi anni di vita perché i denti sono importanti per la nostra vita di tutti i giorni e trattarli con cura fin da piccoli è il primo passo per avere una dentatura forte e sana per tutto il resto della nostra vita.