TuttoFood a Milano, il meglio delle tendenze food and beverage
TuttoFood Milano è stato anche quest’anno un’edizione molto sentita. Sarà per la lunga pausa causa Covid, o forse per il fatto che quando si parla di cibo siamo tutti interessati (e non solo noi italiani!), ma TuttoFood ha riacceso (ancora) l’idea che con un piatto di pastasciutta si possa parlare di tutto e soprattutto si possano risolvere tutti i problemi del mondo (soprattutto se è vegana, in questo caso).
In realtà a TuttoFood non c’era solo la pastasciutta e ci mancherebbe! Con 5 padiglioni dedicati a TuttoFood e 11 dedicati a Host, la Fiera di Milano era piena di prelibatezze e di bellezze provenienti da ogni parte del mondo, non solo dall’Italia.
Come Brand Ambassador per TuttoFood, in questo 2021 sono stata due giorni pieni in fiera, che per chi è del settore fieristico sa bene corrispondere a circa una settimana intera in fatto di stanchezza e di km percorsi, ma anche di persone conosciute, sorrisi scambiati e cose assaggiate.
Già, cose assaggiate… quante? La prima mattina in fiera, ricordo di aver fatto colazione con delle alghe della Corea. Mi erano piaciute così tanto che sono rimasta a provarle tutte passando da uno stand all’altro, dalla Corea passando poi al Texas e infine ad uno stand di ravioli al vapore, dove mi sono regalata 30 minuti di scoperte nuove conoscenze (e ora attendo pazientemente che alcuni di quei prodotti distribuiti da Esselunga arrivino anche in Riviera, dove Esselunga ancora non l’abbiamo).
Perché ho deciso di partecipare a TuttoFood?
Ho deciso di partecipare a TuttoFood perché penso che il viaggio non sia solo rappresentato dalla foga di scoprire un posto, ma anche dallo stare in un posto e quindi dall’assaporare i gusti del territorio. In ogni luogo che ho visitato nel mondo c’è sempre stata una costante, assaggiare assaggiare e assaggiare tutto quello che c’era di tipico e di locale. E` un’esperienza che mi ha sempre rappresentato molto. In Australia, come in Giappone, come in Sudafrica, in Canada o in Polinesia, i piatti tipici mi hanno sempre indicato tanto della Terra che stavo visitando, del popolo che la abitava e di come nel tempo si era trasformato. E` un’esperienza bellissima che una volta che si prova è difficile smettere di ricercare.
L’esempio perfetto a mio avviso è quando parliamo della nostra Italia. Divisa in regioni e in provincie, in ciascuna di queste c’è un piatto tipico che, anche se per poco, si differenza dalle altre città o luoghi limitrofi. Chi mette più olio, chi cuoce in padella, chi mette lo strutto e chi cuoce in forno. Ogni piatto è rappresentativo e distintivo di una zona di appartenenza. Questo è il motivo principale per cui ho detto sì a TuttoFood, ma non è il solo motivo.
Il secondo motivo che mi ha fatto dire “ci sarò”, è stato il poter vedere e parlare di eccellenze e tendenze. Due cose molto diverse tra loro, ma entrambe estremamente interessanti. Le eccellenze sono solo da guardare, ma sono come delle esperienze. Vedere al lavoro un cuoco, vedere all’opera uno chef è esperienza che diventa bagaglio culturale ed è fondamentale per chi ama questo mondo, sia dalla parte dell’operatore che da quella del degustatore/fruitore. Le tendenze invece sono trend che scopriamo piano piano, noi “comuni mortali”, ma sono già insite nelle mani di chi crea tutti i giorni ed è costantemente a contatto con le persone (sia clienti che altri addetti). Le tendenze sono meravigliose quando vengono raccontare e in luoghi come TuttoFood se ne trovano tantissime.
Cosa mi porto a casa da questa esperienza?
Da Milano mi porto a casa un mondo di gusto. Gusto per la Fiera (luogo ritrovato), gusto per la condivisione di esperienze, gusto per aver ritrovato le persone che avevo lasciato lì qualche anno fa, prima della pandemia, e ovviamente il GUSTO per tutto quello che di buono, inusuale, diverso, nuovo ho provato.
TuttoFood infatti non è stata solo la fiera, è stato il racconto di un momento storico, anche dedicato al food. Durante i giorni a Milano, complice l’hotel che l’organizzazione della manifestazione mi aveva gentilmente offerto, ho avuto il piacere di provare la Ravioleria Sarpi, per dirne una, che mi è piaciuta così tanto che ci sono tornata per due sere di fila!
L’hotel si trovava infatti in piena Chinatown, dove la Ravioleria Sarpi da sempre ne è uno dei luoghi di spicco. La Ravioleria Sarpi offre solo 4/5 piatti tipici. E` un localizzo che parla di street food, quindi non ci si siede, si fa la fila, si prende e si consuma in piedi (i più fortunati possono sedersi sui gradini di qualche locale chiuso lì intorno).
Da TuttoFood mi porto a Rimini la voglia di sperimentare, di assaggiare sempre più cose nuove, di riprendere a viaggiare spinta anche dall’amore per il cibo e che solo il cibo e il suo racconto ci sanno dare.
TuttoFood ma non solo, assieme anche Host
Questa edizione di TuttoFood è stata inusuale per un sacco di motivi. Uno di questi era la cooperazione con Host con cui TuttoFood si è divisa la Fiera di Milano. L’occasione è stata quindi doppiamente ghiotta perché sono riuscita, come si suol dire, a prendere due piccioni con una fava e a visitare tutti i padiglioni, o almeno così ho provato a fare. Ho camminato una media di 12km al giorno stando praticamente tra uno stand e l’altro . Mi sono vista lezioni di cucina, show cooking super interessanti, stand ricchi di colori e novità e altri più focalizzati sulla tradizione e sull’utilità dei prodotti e degli ingredienti.
Un doppio appuntamento che ho potuto vivere a pieno e che mi ha anche permesso di ritrovare amici internazionali che venivano da tutto il mondo e ritrovarsi, dopo due anni così, ha fatto davvero la differenza e ha dato un valore immenso non solo al nostro tempo ma anche al nostro modo di vivere questa vita, piena di amici e soprattutto di buon cibo. Grazie TuttoFood.