Dopo l'escursione a Kings Canyon, dopo essere stati insieme per quasi una settimana, io e i miei compagni di viaggio giapponesi ci siamo salutati. L'ultima cena l'abbiamo fatta ad Alice Springs in un posto decisamente caratteristico che si chiama Overlanders dove abbiamo mangiato carne di canguro e cammello fino a scoppiare. Poi siamo andati a dormire al Lasseters Hotel e l'indomani ci siamo salutati a colazione.
Se mi avete seguito sui social durante il mio viaggio nell'Outback australiano, avrete notato che per due giorni sono stata completamente assente da Facebook, Instagram e dai social in generale. Magari non ve ne siete nemmeno accorti perché mentre da me era giorno da voi era notte, e non è che state tutto il giorno dietro ai miei aggiornamenti.
Sembra passata una vita, eppure solo una settimana fa stavo tornando dall'Australia e più precisamente dal Northern Territory. Ogni volta che sto per partire per un viaggio mi vengono sempre gli stessi dubbi: starò facendo la cosa giusta? Andrà bene stare via così tanto? Eppure, ogni volta che torno, penso che lo rifarei altre mille e mille volte. Un viaggio arricchisce più di qualsiasi altra cosa, ti porta fuori dalla tua routine e ti fa conoscere altre persone, ti mette alla prova e ti chiede di essere te stessa, sempre.
L’Australia non era attesa. I miei viaggi di Aprile erano già organizzati e tra questi l’Australia non era prevista. Sono partita da Milano, il viaggio in aereo è stato decisamente lungo, ma io amo volare e amo gli aerei. Al contrario di tante persone non ho paura di volare e pensare di rimanere su un aereo per 24 o più ore non mi fa paura, anzi mi piace molto. Adoro gli aeroporti e l’attesa, i gate, i ristoranti e vedere le persone bere bicchieri di vino alle 8 di mattina perché secondo il loro fuso orario è notte fonda.