Un post inusuale questo per me, un post che però ho promesso a qualcuno e che a qualcuno salverà la vacanza, ci scommetto. Chi ha la mia stessa malattia lo sa, ci sono giorni in cui ci si sveglia e per tutto il giorno si ha in testa solo una cosa: prenotare un buon volo, economico, bello. Scatta così la ricerca, è una droga, sul serio.
Il titolo è fuorviante. Tenersi stretti i clienti da mamma è difficilissimo e non sempre ce l'ho fatta. Partiamo dal principio. Sono molto fortunata, perché sono una freelance quindi posso dedicarmi al mio lavoro nel momento migliore per me e per Giulio, inoltre ho i nonni vicini che, anche se non ancora in pensione, mi danno una grande mano, infine ho un bambino che dorme molto, tutta la notte e gran parte del pomeriggio.
Mi sento di scrivere questo post dopo qualche mese dalla nascita di Giulio, nove per la precisione. Ecco un altro mito da sfatare sulla correlazione bambini e lavoro, a patto che si parli di una libera professionista, perché questa è la mia esperienza e altre non ne conosco, o non le conosco così bene come la mia, e ci mancherebbe.
Da qualche giorno riflettevo su come negli ultimi anni, pochi e semplici accorgimenti mi hanno portata a vivere meglio e a diventare una persona a cui volevo assomigliare da piccola. Mi spiego meglio. Sono sempre stata tentata di scegliere le cose più difficile e nello stesso tempo ho sempre pensato che le scelte drastiche sono la cosa migliore per affrontare un problema o prendere una decisione. In realtà non sono le scelte drastiche la parte difficile, ma il mantenerle a lungo tempo stabili, così come le abbiamo pensate.
Da piccola mi divertivo un sacco a parlare alla radio. Prima di andare a scuola, spesso e volentieri, chiamavo la radio locale, dove si potevano lasciare i propri messaggi nella segreteria telefonica e chiedevo una canzone da ascoltare. Lo facevo perché mi svegliavo tante volte con una canzone in testa (spesso erano canzoni inesistenti a dire il vero - avessi saputo scriverle chissà come sarebbe andata la mia vita!) e mi piaceva ascoltarla e farla ascoltare anche ad altre persone.
Non mi sto specializzando in questi post di proposito, o meglio, ne sto scrivendo parecchi ma solo perché dopo anni e anni di blogging penso di avere una certa esperienza in materia, tale da dare qualche piccolo e spero utile consiglio. Qualche settimana fa vi avevo detto Come guadagnare con un Blog di Viaggi, tra i modi che preferisco gli adsense e i post sponsorizzati (fatti a modo), ma non solo - se volete potete riguardare il post. Tenendo conto infatti che un Blog è sempre (ma non solo) una vetrina, ci sono diversi motivi per i quali, anche se hai un blog di viaggi da tanto tempo o da appena un anno, non riesci a guadagnare.
Diciamo le cose come stanno: tutti possono aprire un blog di viaggi, un'altra cosa è aprire un blog di viaggi o semplicemente un blog travel, fashion o food che sia di qualità. Vi sembrerà la stessa cosa, penserete che aperto un
Una delle domande che mi viene fatta sempre più spesso, soprattutto dopo il post su Come diventare Travel Blogger e che viene anche di conseguenza, è "Come faccio a scrivere un post al giorno se non viaggio?". Eccoci di nuovo a parlare un po' di me, della mia esperienza, di voi e di cosa volete fare di questa passione/professione o come la volete chiamare. Le risposte a mio avviso sono essenzialmente due, ma parto da un pochino più indietro se non vi dispiace.
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