Un post atteso perché in tanti mi avete scritto com'è il Sudafrica con i bambini e io da brava blogger sono stata attenta a ogni particolare, così da potervelo poi raccontare! Diciamo che di cose da dire non ce ne sono poche e alcune sono anche abbastanza importanti. Iniziamo allora questo post con tutti i consigli sul Sudafrica in viaggio con i bambini.
L'esperienza del viaggio in aereo per un bambino e per i genitori non è per tutti uguale. Le componenti sono diverse, l'età del bambino per esempio che determina o meno il possesso di un posto tutto suo in aereo, oppure la posizione del sedile, prima fila o file intermedie, infine il numero di ore di volo del viaggio. Dopo aver fatto numerosi viaggi con Giulio, preso voli nazionali, europei e intercontinentali, ho trovato il giusto (e pratico) modo per viaggiare in famiglia.
Il bello di veder crescere Giulio è anche il vedere come cambiano i nostri modi di rapportarci al mondo esterno, i suoi e i nostri di genitori. Da piccolissimo usavamo l'ovetto per portarlo in giro e soprattutto in auto, da piccolo (o poco più grande) abbiamo iniziato a usare la culla e poi il passeggino. Ora, che ha quasi due anni e tanta voglia di esplorare il mondo, abbiamo bisogno (tutti) di un passeggino più leggero, noi abbiamo scelto YoYo+ Babyzen e qui vi raccontiamo come ci siamo trovati. #diidoinviaggio
A Praga siamo andati a gennaio. Sì, avete letto bene. Pensavamo che niente potesse essere più freddo di Stoccolma a dicembre, poi sarà che gli anni passano per tutti e si diventa più sensibili, sarà che era davvero molto freddo, ricordavamo Stoccolma molto più calda. Ma ormai avete imparato a conoscermi, di cose poco giudiziose ne faccio spesso e non che con l'arrivo di Giulio sia cambiato qualcosa, a quanto pare.
Scegliere di andare via insieme, da soli, è stata una mattata, vera e propria. Mi sono ritrovata con due biglietti in mano per la tratta Bologna - Amsterdam e ritorno e una sensazione parecchio strana addosso. Confesso che se la sera prima, il babbo di Giulio non mi avesse incoraggiata un po', forse non sarei nemmeno partita per quel viaggio sotto Natale in Olanda.
Fare un volo di 10 ore con un bambino di nemmeno due anni, non è una cosa facilissima. In questo secondo viaggio intercontinentale di Giulio, il primo l'avevamo fatto con un charter per Cuba per i suoi 10 mesi, mi sono trovata a dover fronteggiare diverse richieste e anche qualche problema. Devo dire però che il carattere di Giulio e i servizi di Thai Airways, ci hanno aiutato non poco.
Quando avete volato per la prima volta con un neonato, di cosa avevate più paura? Io del fatto che potesse piangere per tutto il volo, ma a pensarci bene, avevo un po’ paura di tutto, non avendo mai volato prima con Giulio. Dopo qualche volo ho capito però che la paura è solo nella nostra testa e come spesso accade, è molto più facile fare una cosa che stare a pensarci diecimila volte senza avere il coraggio di prendere il volo, letteralmente!
Svezzare e come svezzare, questo è il problema. Da subito ho avuto le idee chiare, io pappe e pappine non le voglio fare, ho sempre pensato. Viaggiando spessissimo anche con Giulio, sarebbe stato davvero un problema portarsi dietro le pappe o trovarle in giro, soprattutto perché volevo che l'approccio di Giulio con il cibo fosse il più naturale possibile. Della stessa idea era anche la pediatra di Giulio che fin dal sesto mese, quando Giulio iniziò a interessarsi al cibo, ci disse che potevamo procedere con... tutto!
Il primo vero on the road di Giulio è stato in Bretagna. Una meta sognata tantissimo durante i nostri mesi estivi, un viaggio, quello di luglio in cui Giulio avrebbe compiuto sei mesi, un viaggio che ci piaceva immortalare così e che abbiamo fortemente voluto, soprattutto perché la Strada dei Fari è qualcosa di unico e spettacolare che volevamo vivere tutti e tre insieme.
La Danimarca è capitata al quinto mese di Giulio. Avevamo avuto in regalo un buono Ryanair e senza nemmeno pensarci due volte, abbiamo deciso di utilizzarlo per il Nord Europa che ci mancava tutto e nello specifico la Danimarca e Copenaghen. Mai scelta fu più azzeccata di quella!