Le Azzorre sono state il primo vero grande viaggio di Giulio. Quattro mesi ancora da compiere e Giulio volava verso la sua prima vera meta, con il suo nuovissimo passaporto. Il passaporto per le Azzorre? Vi chiederete, sì perché un vero viaggiatore che si rispetti deve avere un passaporto e non una carta di identità. Noi abbiamo fatto il passaporto sia in virtù del fatto che sapevamo l'avremmo portato tanto in giro da subito, ma anche perché davvero pensiamo che il passaporto è a tutti gli effetti IL documento di viaggio.
Il Tirolo è un'ottima meta per portare i bambini a scoprire la montagna e così quest'anno ci siamo dedicati alla scoperta di Kufstein e dei suoi dintorni che ci hanno incantato e deliziato, con tante attività per i piccolissimi. Non solo, Kufstein è un luogo in cui, senza nemmeno troppa organizzazione, assicura giornate splendide e piene di divertimento a grandi e bambini.
L'estate l'ho sempre considerata la stagione perfetta per andare al mare, per stare spaparanzati sulla spiaggia a godersi il sole, un tuffo ogni tanto, libri da leggere, poche cose da fare, al massimo un salto al bar per il gelato. Poi è arrivato Giulio e l'estate è diventata tuttoquellochesipuòfareetoccareinspiaggia. Praticamente niente più lettino (ormai che lo prendo a fare ancora?), niente più bagno composto, sabbia addosso, castelli da fare, acqua da schizzare: l'estate di Giulio.
Ho sempre desiderato tantissimo andare in Norvegia e ho sempre amato i paesi del Nord Europa, ma ringrazio di non esserci mai stata prima, prima di avere un figlio. Credo infatti che mai avrei apprezzato questo paese, goduto dei suoi servizi così a pieno, come se non avessi avuto un bambino con me. La Norvegia, così come la Danimarca e credo pure la Finlandia, sono luoghi da amare in compagnia di un piccolo giocherellone che ce ne fa apprezzare ancora di più la bellezza e, diciamolo, la sua civiltà.
Giulio: 40 voli, 25 mentre era ancora nella mia pancia, oltre 15 a 15 mesi poi, se non mi sbrigo a segnarli prima o poi perderò il conto. Di voli in questo anno e mezzo quasi, ne ho presi tanti e di compagnie aeree pure. Ho parlato già dei voli in gravidanza di quello che si dice, di quello che è vero e di quello che è valido sì, ma non per tutte le gestanti. Ogni compagnia aerea è diversa, alcune fanno volare fino quasi al nono mese e così anche quando un bambino è nato, ogni compagnia aerea si comporta in modo diverso.
La mia valigia ormai posso farla a occhi chiusi. Spesso e volentieri mi sono trovata a farla la mattina alle 6, quando alle 7.30 mi aspettava un treno, alle 12 un aereo e io partivo per una settimana o giù di lì. Sono sempre stata dell'idea che nella valigia vadano le cose importanti, quelle superflue, quelle che so di potermi dimenticare, se poi non le ho con me, posso ricomprarle. Detto questo, durante i miei numerosissimi viaggi, mi sarà capitato sue no di ricomprare qualcosa che avevo lasciato a casa, non più di 2 o 3 volte.
Un anno è letteralmente volato con te al fianco e se ci penso non mi sembra siano già passati 365 giorni (anzi 366 perché il 2016 è stato un anno bisestile), ma molti, molti più. Sei diventato grandissimo, a volte ti tengo tra le braccia e non capisco in quale strano modo tu ti sia alzato così tanto senza che io me ne rendessi conto. Ormai riesci a raggiungere tutti i mobili, arrivi con le tue manine agli oggetti che ti interessano, hai iniziato a fare anche i tuoi primi passi e ora non riusciamo a starti più dietro!
Non ho esagerato, i cinque consigli che vi do qui, sono consigli della vita! Se siete almeno un po' matti come me e decidete di partire da soli con un neonato, vi meritate questi cinque consigli, frutto di almeno un mese di ripensamenti e di una notte prima del viaggio ad arrovellarmi il cervello su cosa non dovevo portare e cosa sì, dovevo proprio portare.
La prima cosa che ho fatto a gennaio di quest'anno, quindi appena nato Giulio, è stata assicurarmi che avesse un'assicurazione sanitaria adeguata. Già sapevo che avremmo viaggiato molto, o comunque lo speravo, e prima di pensare a qualsiasi destinazione volevo garantirmi e garantirci la serenità di partire per qualsiasi meta senza avere l'ansia del "e se succede qualcosa come facciamo"?
Chi ama i libri lo sa, il regalo più gradito per ogni occasione è senza dubbio qualcosa da leggere, da sfogliare, da toccare e far scorrere sotto le dita, il regalo perfetto per chi ama la lettura è senza dubbio un buon libro. Ecco perché ho deciso di regalare a Giulio il suo primo libro, non primissimo è vero, ma primo perché super personalizzato, il libro Dov'è finito il mio nome?