Mi sento di scrivere questo post dopo qualche mese dalla nascita di Giulio, nove per la precisione. Ecco un altro mito da sfatare sulla correlazione bambini e lavoro, a patto che si parli di una libera professionista, perché questa è la mia esperienza e altre non ne conosco, o non le conosco così bene come la mia, e ci mancherebbe.
Da qualche giorno riflettevo su come negli ultimi anni, pochi e semplici accorgimenti mi hanno portata a vivere meglio e a diventare una persona a cui volevo assomigliare da piccola. Mi spiego meglio. Sono sempre stata tentata di scegliere le cose più difficile e nello stesso tempo ho sempre pensato che le scelte drastiche sono la cosa migliore per affrontare un problema o prendere una decisione. In realtà non sono le scelte drastiche la parte difficile, ma il mantenerle a lungo tempo stabili, così come le abbiamo pensate.
Ho deciso di raccontare la mia esperienza di parto, non perché amo questo genere di racconti, anzi, ma perché da tempo ormai se ne sentono di ogni, non da ultimo il fenomeno degli abusi in sala parto. La mia esperienza è stata molto bella, ho un ricordo forse poco lucido di quel giorno, ma sicuramente non così brutto come tante neo mamme hanno.
Incredibile come quest'estate io stia divorando libri su libri. Ricordo ancora l'estate della mia maturità, tipo 10/12 libri in un'estate sola. Tornavo a casa la sera tardi e leggevo, mi svegliavo la mattina e leggevo, tornavo dal mio lavoro estivo e leggevo. Non so, forse era il fatto che per la prima volta in tutta la mia vita ero libera da compiti delle vacanze e finalmente potevo leggere quello che mi pareva. Quest'estate mi sembra un po' lo stesso, io libera dalle imposizioni lavorative, mi godo il mare e Giulio.
Quello a Copenaghen è stato un viaggio bellissimo, un viaggio fatto con il sole di mezzanotte, un weekend lungo con Giulio e una città che volevo visitare da un po', ma che non avevo ancora avuto il piacere di vedere. Sono partita per Copenaghen con il diluvio da Riccione, ero a L'Hotel e ad attendermi in Danimarca ho trovato il sole, il sole per tutto il giorno, anche per parte della notte. Ricordo ancora benissimo la prima notte con Giulio "in piedi" alle quattro che si guardava in giro nemmeno fosse mezzogiorno dalla luce che c'era!
Conosco Stokke da quando sono nati i mie tre nipoti (10, 8 e 8), quindi da parecchio tempo. Mio fratello era fissato con queste sedie della Stokke che io, ancora ben lontana dall'avere figli e dal pensare ad una possibile famiglia, nemmeno sapevo esattamente cos'erano. Mi è bastato vederle montate e concerne i benefici per apprezzare a pieno quest'azienda norvegese.
Qualche settimana prima della partenza per le Azzorre mi è venuto in mente che quel viaggio non era solo il mio primo volo dopo tanto tempo a terra, ma era anche il primo volo in assoluto di Giulio. Avevo visto e letto spesso del Battesimo dell'Aria fatto per i neonati ma non sapevo effettivamente come richiederlo.
Sono giorni, anzi mesi che mi girano in testa un po' di pensieri. Non so se tutti si possono collegare tra loro o sono pensieri sparsi che mi vengono in mente ogni volta che devo fare qualcosa in più, ogni volta che mi sento discriminata perché donna/incinta/partoriente/con un figlio. Oggi però ho deciso di scriverteli qui.
Oggi preparo la valigia, non la mia, la sua. La mia valigia la preparo solitamente la mattina stessa della partenza, anche se devo uscire di casa alle 5 o quando albeggia. Ormai vado con il pilota automatico, anche in dormiveglia so benissimo di cosa ho bisogno, di quante maglie e quanti calzetti ho bisogno, ho anche un beauty dedicato solo alle cose dei viaggi, con secondo spazzolino, secondo deodorante e dentifricio, così da fare prima ogni volta che devo partire.
"Se il rumore del mare sovrasta quello dei pensieri, sei nel posto giusto" Ho provato a non scrivere nulla, ma non ce la faccio. Non posso scrivere altri post sul blog, non riesco a dedicarmi ad altre attività lavorative se prima non scrivo anche di questo. Chi di voi mi segue più assiduamente sa che sono ormai al nono mese di gravidanza e sono sempre stata tranquilla durante tutti questi mesi. Non ho avuto mai grossi problemi nel viaggiare anche da sola, non ho avuto problemi nel farvi leggere quello che pensavo, provavo, facevo durante la mia gestazione.