Canada in famiglia, come prepararsi per il viaggio, informazioni pratiche
Siamo partiti per il Canada da Roma, per arrivare a Toronto, in un grigio sabato mattina di fine ottobre. Il nostro era uno degli ultimi voli per il Canada, dopo di noi solo pochi voli ancora e poi basta, i voli sarebbero ripresi in primavera. Per noi italiani il Canada è freddo, molto freddo e già a fine ottobre, inizio novembre l’abbiamo sperimentato: un freddo come da noi a dicembre o a gennaio. Lì invece le temperature vanno ben oltre sotto lo zero, per loro era autunno, anzi come lo chiamano loro Indian Summer (gli ultimi momenti di caldo – pensate un po’).
Il Canada era come me lo immaginavo: freddo, grande, pieno zeppo di natura (e foliage) e gente gentile. So già che la prossima volta mi terrò lontana dalle grandi città, che ho già visto in questo viaggio (Toronto e Montreal) per dedicarmi ai paesi minori ma più belli, a mio avviso. Tra Toronto e Montreal ci siamo infatti fermati e abbiamo soggiornato due notti a Prince Edward County, luogo in cui ho letteralmente lasciato il cuore. Mi sono sentita a casa, in una dimensione mia, un posto che mi ha incantata per naturalezza, bellezza e persone squisite. Vorrei tornare presto in quel posto per rincontrare le persone conosciute, vedere meglio i luoghi che mi hanno incantata. Nessun posto è stato come Prince Edward County in Canada per me, è stato davvero magico ed è strano ammettere questo colpo di fulmine totalizzante, ma è così.
Dove dormire a Toronto, soluzione hotel
A Toronto abbiamo alloggiato al Gladstone Hotel, l’unico alloggio prenotato prima della partenza perché l’aereo arrivava a destinazione intorno alle 17 e non volevamo farci trovare impreparati. Gli altri due alloggi, uno a Prince Edward County e l’altro a Montreal, li abbiamo prenotati strada facendo. E` una cosa questa che faccio spesso, non prenoto mai tutti gli alloggi prima di partire per diversi motivi. Innanzitutto perché non conosco gli standard di un posto e solo appena ho visionato il primo alloggio capisco la qualità degli hotel e il rapporto qualità prezzo. Il secondo motivo è che voglio lasciarmi fino all’ultimo momento il diritto di cambiare meta e quindi destinazione e alloggio. L’hotel di Toronto è stato un po’ una delusione. Non fraintendetemi, l’hotel era pulitissimo e molto carino, ma caro per quello che ci veniva offerto e le camere erano davvero molto piccole per una famiglia. Inoltre la colazione non era inclusa per 150€ a notte, come non era incluso il posto auto e noi avevamo la macchina e il bar apriva solo alle 8 del mattino. Per chi arriva dall’Italia e ha il fuso orario addosso, le 8 del mattino sono lontanissime quando ti svegli alle 4… e ovviamente l’hotel non aveva il servizio in camera ne la cucina era aperta di notte, insomma abbiamo tenuto duro per le prime due notti e poi ci siamo spostati a Prince Edward County dove abbiamo preso una casa tutta per noi con Airbnb.
Dormire a Prince Edward County, appartamento Airbnb
A Prince Edward County, come dicevo prima, ho trovato la mia dimensione. Abbiamo alloggiato in una grande casa a due piani dove avevamo due bagni, tre camere da letto (anche troppe), cucina, sala, posto auto anche al chiuso, patio e tanti altri servizi che ci hanno reso il soggiorno decisamente gradevole. Avevamo Netflix sia in soggiorno che nella camera da letto principale, avevamo una grande cucina dove mangiare all’ora che ci piaceva di più e una grande sala dove giocare fin dalle prime ore del mattino. Il costo dell’alloggio era di poco meno di 115€ a notte. Se lo paragoniamo al primo alloggio il risparmio non era enorme, ma se paragoniamo i servizi ecco, ho speso molto più volentieri questi soldi che quelli per l’hotel di Toronto.
Dormire a Montreal in condivisione con una famiglia
Sempre parlando di alloggio, a Montreal siamo arrivati il 31 di ottobre, il giorno di Halloween. Inizialmente avevamo pensato di prendere anche qui un appartamento tutto per noi, per le motivazioni che raccontavo sopra. Subito dopo però ho pensato che così facendo non avremmo mai capito realmente come i canadesi percepivano e passavano Halloween soprattutto con i bambini e allora, sempre su Airbnb, ho cercato un appartamento dove prenotare una sola camera e dove tra i padroni di casa ci fosse anche un bambino, chiedendo poi alla proprietaria se per caso per il 31 ottobre aveva previsto qualche festa. Abbiamo così passato un Halloween diverso, immersi in una festa in casa con una decina di bambini e tanti altri che suonavano alla porta per ricevere i loro dolci. E` stata una bella esperienza e anche Giulio si è divertito, finalmente circondato da piccoli come lui che lo facevano giocare e che, anche se non si capivano perché parlavano una lingua diversa, si divertivano nello stesso modo. La camere, con bagno personale, ci è costata molto poco, se non sbaglio circa 150€ per due notti. La casa era molto grande con un giardino con piscina riscaldata (che però non abbiamo usato) e diversi giochi.
Come arrivare in Canada e visto da fare: eTA
Noi abbiamo volato da Roma Fiumicino con Air Transat arrivando su Toronto all’andata e tornando da Montreal sempre su Roma Fiumicino. Abbiamo fatto l’eTA circa tre settimane prima della partenza. Il sito ufficiale in cui richiederle è www.canada.ca e il suo costo è di 7 dollari canadesi. Se si viaggi in famiglia non è possibile farlo famigliare, ma ciascun componente dovrà fare il suo. In caso di minore bisognerà scegliere l’opzione “sto facendo l’eTA per un’altra persona” e da lì si verrà indirizzati in una procedura simile a quella per sé stessi. Il sito dice di fare l’eTA ancora prima di aver prenotato il volo per il Canada, noi l’abbiamo fatto dopo in effetti, ma se avete qualche dubbio sul fatto che potrebbe non esservi riconosciuto l’ingresso, fate prima l’eTA. Molo meglio perdere 7 dollari che tantissimi altri del volo.
Una volta arrivati a Roma Fiumicino abbiamo lasciato la nostra auto grazie al servizio car valet che avevamo prenotato qualche giorno prima e ci siamo diretti subito a imbarcare valigia seggiolino auto e passeggino. Da sempre, anche se siamo in tre, viaggiamo solo una valigia grande, due zainetti che ci portiamo a bordo con cambio completo per Giulio, cibo sempre per lui e pannolini e la sua valigia Jetkids piena zeppa di giochi strategici come Lego, colori, soldi (sì, ama accumulare i soldi o trasferirli da un contenitore all’altro), macchinine e direi basta, anche se la lista cambia di viaggio in viaggio secondo la fissa che ha in quel periodo.
A Roma Fiumicino in questo viaggio abbiamo anche avuto il piacere di provare la Plaza Premium Lounge dove sono ammessi anche i bambini. In questa lunghe abbiamo potuto pranzare e far mangiare anche Giulio, che abbiamo scoperto da poco essere allergico alle arachidi e quindi non ha pranzato in aereo ma ha mangiato prima (ovviamente avevamo portato per lui anche delle cose preparate da casa) e abbiamo potuto rilassarci un’oretta prima del volo. Mi è piaciuta molto la Plaza Premium Lounge perché l’ho trovata ricca di servizi tra cui wi-fi gratuito, circa 7000 testate digitali italiane e internazionali e cucina espressa, così da mangiare piatti sempre freschi, ma viene qui offerto anche il servizio bar.
Qui secondo me senza un bambino ci si rilassa davvero tanto tra sedie allungabili e piccole cabine in cui poter mangiare e guardare un film ad esempio o leggere un libro. Il tutto con vista piste di atterraggio!
Noleggio auto in Canada, cosa sapere
Il noleggio della nostra automobile in Canada è stata una delle spese più cospicue del viaggio. Come per gli Stati Uniti, anche qui la macchina incide parecchio nel budget complessivo, mentre la benzina è molto economica. Se si desidera prendere la macchina a noleggio, consiglio quanto meno di visitare una bella parte di Canada. Un consiglio, che è quello che poi abbiamo fatto noi, è di arrivare in un aeroporto e poi partire da un altro così da fare un viaggio all’interno del Canada senza dover necessariamente tornare indietro. Per quanto riguarda l’aereo, Air Transat permette di farlo senza alcun costo aggiuntivo.
La macchina che abbiamo noleggiato era volutamente grande. Quando viaggio abbiamo la necessità di stare comodi, proprio perché siamo in tre e abbiamo diverse cose da sistemare in auto e vogliamo stare al meglio. In questo caso la scelta è ricaduta su un SUV, un’Audi A3 di cui ci siamo innamorati (peccato per il cambio automatico che io proprio non sopporto!). In Canada c’è stata proposta un’opzione, al momento del ritiro auto, che non ci era mai capitata prima. Ci hanno proposto di prepagare la benzina in modo da non essere costretti ad effettuare il pieno prima della riconsegna in aeroporto. Il costo della benzina in effetti ci è sembrato molto basso. Abbiamo poi appurato che era in linea con il costo della benzina del Canada, cosa per cui se dovesse capitarvi, vi consiglio di prepagare la benzina in modo da non avere pensieri per la riconsegna.
Impressioni sparse sul Canada
Come dicevo all’inizio, il Canada mi è piaciuto moltissimo ma mi sono piaciute molto di più le tappe intermedie in confronto alle due grandi città che abbiamo visitato. La prossima volta che tornerò a visitare il Canada, organizzerò un itinerario molto più inserito nella natura (e magari in una stagione più appropriata per le escursioni dato che il meteo segnava fisso 2°C-6°C con cali fino agli 0°C e punte, si fa per dire, di 8°C). La prossima volta che visiterò il Canada non mi farò mancare i parchi e i laghi e sicuramente dormirò fuori dalle grandi città.
Viaggiando con Giulio, cosa che dico spesso nei miei post, non ho mai organizzato più di 2/3 cose da fare al giorno per non stressarci inutilmente. Come sempre la prima parte della giornata era dedicata a lui e alle sue necessità di gioco e nella seconda parte, quando si addormentava più pesantemente anche a causa del fuso orario, noi raggiungevamo i luoghi che volevamo vedere o facevamo delle passeggiate più rilassate. Viaggiare con un bambino non è solo faticoso, è anche bellissimo, ma soprattutto fattibile con un po’ di organizzazione e in Canada ne abbiamo avuto un’ulteriore prova.