Cosa vedere a Mauritius, la parte nord
Dopo la prima giornata a Mauritius che mi è sembrata durare mille ore, e dopo essermi addormentata alle tre di notte con sveglia alle sette, è iniziata una nuova giornata, la seconda, quella che mi ha portato a esplorare la zona nord di Mauritius.
C’è da dire che Mauritius non è tanto grande, all’incirca come un’isola delle Canarie. Girarla tutta in una settimana di viaggio non è difficile e anzi, è consigliato dato che ci sono alcune cosette da non perdere. Ecco quello che ho visto nella zona più a nord rispetto all’aeroporto internazionale, l’unico dell’isola, che si trova a sud est.
Museo dello Zucchero di Pamplemousses
Lo zucchero di canna è stato per tanto tempo una delle risorse dell’isola. Oggi, nonostante sia ancora uno dei punti fermi di Mauritius, viene superato dal turismo, che è per l’isola la principale fonte di reddito e l’attività in cui quasi tutta la popolazione è in un modo o nell’altro impegnata.
Il Museo dello Zucchero si trova a Pamplemousses, il suo nome è precisamente Aventure du Sucre. Un percorso davvero completo ed appassionato quello che prevede il museo. Qui viene raccontata la storia dello zucchero di canna, di come ha cambiato letteralmente la faccia dell’isola, dalla sua nascita all’evoluzione nelle epoche e infine come viene fabbricato lo zucchero.
Il Museo parla a tutti, anche ai bambini, con pannelli colorati ed esplicativi. Qui si spiega nel dettaglio com’è fatta la canna da zucchero, la pianta, e come viene trasformata nell’alimento per noi più dolce.
Una curiosità? Viene citato anche Nostradamus, nel Trattato sulle confetture. Nello scritto Nostradamus vede di buon occhio lo zucchero soprattutto per la conservazione degli alimenti, nell’epoca in cui ancora non c’erano i frigoriferi.
Giardino Botanico a Pamplemousses
Sempre a Pamplemousses si trova il giardino botanico di Mauritius, un luogo grande, di circa 26 ettari, e decisamente verde, anzi no, verissimo! Nel giardino botanico è possibile richiedere una guida per farsi largo tra specie di piante mai viste prima e per scoprire curiosità interessanti. Un esempio? L’albero delle salsicce, il cui nome vero è però Kigelia Africana. L’albero prende il suo nome dalla forma bizzarra dei suoi frutti, anche se a me parevano più che altro dei grossi fagioli.
Qui troverete piante, ma anche fiori, come le bellissime ninfee dell’Amazzonia. Potete raggiungere tutte le estremità del giardino a piedi e troverete sparsi in qua e in là dei piccoli gazebi in legno per fermarsi a riposarsi un po’ o per fermarsi e ripararsi in caso di acquazzoni improvvisi e in queste zone non sono inusuali.
Nel giardino botanico, oltre alle piante e ai fiori e ai frutti e i semi che troverete, soprattutto se prenderete una guida con voi che vi farà scoprire piccole ma grandi curiosità, si trovano qui anche degli animali.
Oltre ai cervi che si trovano oggi dentro un grande recinto, anche le tartarughe da terra giganti. Si trovano qui decine d tartarughe, molte grandi anzi grandissime, e diverse piccole tutte chiuse dentro un recinto con una maglia sottile per evitare che gli succeda qualcosa.
Le tartarughe, devo essere sincera, mi hanno fatto un pochino impressione. Non ne avevo mai viste così grandi e così da vicino e il loro collo lungo e grinzoso, mi sembrava quello di un grande serpente :O La tartaruga più vecchia che si trova qui ha ben 94 anni, pensate un po’!
Château Di Labourdonnais
Château Di Labourdonnais è una casa coloniale che si trova a ridosso del Museo della Canna da Zucchero, dove una volta c’era anche lo stabilimento dello zucchero di canna appunto. Da qui si poteva controllare la produzione di zucchero rimanendo nella propria casa, come unire due cose in un colpo solo insomma.
A Château Di Labourdonnais non è possibile fare foto all’interno,e vi consiglio la visita perché i due piani, il terzo purtroppo è chiuso al pubblico, sono pieni di mobili e soprammobili da vedere, ma anche il grande patio che circonda la casa e che offre una vista, soprattutto nella parte anteriore della casa, spettacolare.