Gavi, luogo del vino e dell’anima del Piemonte (ad un passo dalla Liguria)
Nel Gavi non ero mai stata prima del maggio 2023 e a dirla tutta, non sapevo che tra il Piemonte e la Liguria ci fosse un posto così interessante. A metà tra i gusti forti e decisi del Piemonte e della sapidità e della freschezza della Liguria, proprio lì nasce il Consorzio tutela del Gavi. Il consorzio può contare su 190 aziende associate che si dividono tra gli 11 comuni della provincia di Alessandria: Bosio, Carrosio, Capriata d’Orba, Francavilla Bisio, Gavi, Novi Ligure, Parodi Ligure, Pasturana, San Cristoforo, Serravalle Scrivia, e Tassarolo. Prodotto di punta del consorzio, nemmeno a dirlo, il Gavi Docg, prodotto da uve Cortese, un vitigno a bacca bianca autoctono del Piemonte. Il Gavi è un vino fresco ed elegante che da sempre rappresenta il vino bianco del Piemonte.
Il Gavi Docg è conosciuto moltissimo all’estero, vengono infatti prodotte circe 13 milioni di bottiglie ogni anno e sono esportate in oltre 100 paesi nel Mondo. Un vino apprezzato e amato all’estero, grazie sicuramente anche alle terre di questa particolare zona che rendono il vino riconoscibile. Le terre del Gavi sono di diverso tipo e questo ovviamente determina diversi tipi di bottiglie. I terreni marnosi, calcarei e argillosi danno vita al Grande Bianco Piemontese e si dividono in terre rosse e terre bianche. Il vino, nel calice, è color paglierino, può avere riflessi verdolini, si contraddistingue per un profumo distinto e delicato, con sentori di frutta fresca e fiori bianchi, note di agrumi e mandorle amare. In bocca è asciutto, pieno, gradevolmente fresco e armonico, di grande eleganza e finezza. Nella tipologia Riserva il Gavi cambia come tutti i vini, ma lascio a voi scoprirne le qualità e le caratteristiche durante un viaggio nel Gavi.
Degustazione di Gavi, dove
Azienda Agricola La Raia
L’Azienda Agricola La Raia produce vini biodinamici nel cuore del Gavi. I tipi di Gavi che produce sono tre: Gavi, Gavi Riserva e Gavi Pisé, oltre a due tipi di Piemonte DOC Barbera. La nota assolutamente interessante di questa cantina è il suo collegamento con l’arte e la correlazione con il paesaggio circostante. Per la cantina infatti è stata scelta un’antica tecnica costruttiva naturale ecosostenibile, quella del pisé, utilizzata per armonizzare la cantina alle colline circostanti. Non solo, dal 2013 ad oggi una serie di artisti, provenienti dall’Italia e dall’estero, hanno contribuito ad arricchire il territorio del Gavi grazie alla Fondazione La Raia. La Raia non è solo cantina, ma è anche La Locanda, con camere e appartamenti che si affacciano sulle vigne e una menù firmato dallo chef Tommaso Arrigoni.
Il Poggio di Gavi
L’Azienda Agricola Il Poggio di Gavi mi ha stupito non poco. Probabilmente perché ho conosciuto Francesca Poggio, un concentrato di entusiasmo e grinta, ma anche perché Il Poggio è davvero un posto intimo, dove degustare del buon Gavi. Qui nello specifico, con Francesca abbiamo degustato varie bottiglie di Gavi ma non solo. Il Poggio di Gavi infatti vende e produce vini bianchi, spumanti e rossi. Il mio preferito è stato senza dubbio L’Eco, un frizzante fatto con il Metodo Ancestrale. Anche al Poggio di Gavi è possibile dormire, qui vengono messe a disposizione delle camere nel wine resort dove vive anche la famiglia e dove la cucina è in comune Il Poggio organizza anche delle escursioni in ebike e per chi vuole, pic nic con prodotti e vini del territorio.
La Zerba
Un luogo davvero autentico La Zerba, un posto che quando lo vedi e ti ci trovi immerso, ti senti come a casa. La Zerba si trova nella località di Tassarolo ed è un’azienda vitivinicola che produce vini biologici, nata nel 1973. L’aria che si respira qui è intensa e volutamente famigliare, devo dire che questo è il pezzo forte di La Zerba, ma non il solo. Un terreno estremamente rosso qui produce Gavi DOCG e Barbera. Particolare attenzione al Gavi DOCG in Anfora bio che è un vino che mi ha molto colpito. L’accoglienza e la convivialità dei padroni di casa mi ha fatto apprezzare oltremodo il territorio e l’azienda, consiglio vivamente di organizzare una degustazione sotto la pergola de La Zerba.
A cena con il Gavi
La Gallina a Villa Sparina
All’interno dell’hotel in cui ho dormito, si trova La Gallina. Per me era anche la sala colazione delle mie giornate, ma per una sera è stata la cena di tutta la nostra “truppa”, e che cena! Partendo dalla vista, meravigliosa, La Gallina di Villa Sparina è un luogo in cui già sai che potrai fare colpo, qualsiasi sia la tua compagnia. Il ristorante è dislocato in un’ala esterna alla struttura principale, perché si tratta dell’antico fienile della tenuta che è stato restaurato. Un luogo davvero suggestivo, soprattutto di sera. Per quanto riguarda il menù, tutte le verdure provengono dall’orto biologico della struttura e i prodotti sono stagionali e a km zero. I piatti serviti sono piatti complessi e al tempo stesso deliziosi, grazie allo chef Graziano Caccioppoli. Super menzione d’onore per il gelato alla vaniglia, ancora mi ricordo il sapore… e ho detto tutto!
Cantine del Gavi
Un ristorante che si trova nel centro di Gavi, uno dei pochi qui ad avere anche un cortile interno, aperto e disponibile in estate. Il Ristorante Cantine del Gavi mi ha molto impressionato sia per le sue sale interne, molto accoglienti e splendidamente arredate, ma anche per i suoi piatti, della tradizione con qualche tocco innovativo. Qui credo di aver mangiato uno dei risotti più buoni mai assaggiati, il risotto al Gavi (era incredibile!), inoltre il dolce, un gelato con caramello fuso sopra messo al momento, davvero spaziale! Cantine del Gavi, come dice il nome… è anche una cantina molto ben fornita di Gavi e di altri prodotti locali. Prenotate con anticipo e preferite il menù degustazione per provare i piatti più buoni del Ristorante, mi ringrazierete.
Osteria Piemontemare
L’Osteria Piemontemare si trova anch’essa nel centro di Gavi e, come dice il nome, qui si mangiano tutti i piatti di quel Piemonte più vicino al mare. L’arredamento è composto da tantissimi attrezzi e strumenti cari a chi in questa zona coltivava la terra e viveva dei suoi frutti. Un primissimo accorgimento da tenere in considerazione quindi, quando entrerete nel locale, è proprio questo. Poi il menù parla da solo, con battuta di cassone, colli di gallina ripieni, antipasti piemontesi, i famosi ravioli di Gavi, i tajarin all’uovo, le acciughe ripiene e tanto altro. Ad accompagnare questi piatti, i vini dell’Azienda Agricola Ghio Roberto, ma non solo, infatti qui si spazia anche con altri vini piemontesi di altri produttori di Gavi. Un ottimo modo per mangiare bene piatti locali con un’attenta selezione di vini.
Dove dormire nel Gavi
Villa Sparina Resort
Una Villa splendida che si trova nella Frazione di Monterotondo. Un luogo incantevole dove trovare pace e relax in un resort tra le vigne, ma anche da dove partire e dove ricaricarsi per le degustazioni sul territorio. Villa Sparina Resort comprende un albergo, l’Ostelliere e un ristorante, La Gallina. Il complesso è enorme e immerso nel verde con una vista dalla sala colazione la mattina e dalla zona del ristorante, a cena o durante l’aperitivo che ha dell’incredibile. Villa Sparina Resort, oltre all’hotel e al ristorante, dispone anche di diversi servizi, come il noleggio di ebike, la sala fitness, la sala massaggi e spa, ad esempio.
La Villa non è da meno in quanto a produzione e distribuzione di vini. La caratteristica di Villa Sparina sta anche nella forma della sua bottiglia di vino, particolare a vedersi. Bottiglia che tra l’altro viene anche tagliata, una volta finito il vino, e usata all’interno del resort per contenitori di candele a vario genere. Un doppio uso curioso e creativo.
Non perdere del territorio
Il territorio di Gavi non ha solo buoni ristoranti e ottime aziende vitivinicole, c’è anche molto di più. A Gavi e nel Pavese si può passare un weekend come una settimana senza mai annoiarsi, andando a fare escursioni, magari in ebike, per scoprire la storia di questo bellissimo territorio. Vi lascio quindi qualche indicazione da seguire per scoprire anche gli angoli più e meno nascosti del territorio.
- Caffè del Moro. Da fuori un bar vecchio stile, ma dentro accade la magia. E` il bar di Gavi, quello storico, quello dove a Gavi si assaggiano gli amaretti migliori e dove si possono anche portare a casa. Qui si trova una selezione di vini del territorio. A mio avviso il Caffè del Moro è indicato come ultima tappa, prima di ripartire per casa, passate e fate scorta di prodotti locali.
- Panificio Kry. Recentemente rinnovato, il panificio si trova esattamente davanti al Caffè Moro. Qui si può assaggiare una delle migliori focacce della zona, in varie versioni. Oltre alle focacce si trovano tantissimi altri prodotti, ma il mio consiglio è lo stesso che ho dato per il Caffè Moro: passate l’ultimo giorno e portatevi a casa le focacce di Gavi!
- Forte di Gavi. Un forte costruito dalla Repubblica di Genova sul preesistente castello dei Marchesi di Gavi. Il Forte di Gavi ha una storia intensa e molto articolata e vale la pena scoprirla e scoprire le evoluzioni che il Forte ha avuto negli anni. Oggi il Forte di Gavi è un museo e occorre un biglietto di ingresso per accedervi. Il consiglio è di visionare bene gli orari e i giorni di apertura per visitare in tranquillità la zona. Ah, una curiosità… nella parte più alta del forte si trova una piccolissima vigna, chissà se riesci a scovarla!
- Antica Libarna. Tra Serravalle e Arquata Scrivia, affiorano i resti dell’antica Libarna, un’antica città romana costruita sulla via Postumia (che conduce Genova ad Aquileia), anche se il processo di urbanizzazione è riconducibile all ’89 a.C. Tante sono le curiosità di questa antica città, c’erano un anfiteatro, un teatro e ancora si trovano i resti dell’antica domus. Un luogo da visitare per farsi un’idea più ampia del territorio del Gavi.