Top
  >  Destinazioni   >  Viaggio in camper in Costa Brava, tra Spagna e Francia

Hai mai pensato di fare un viaggio in camper? Io sinceramente ho preso in considerazione davvero l’idea solo quest’anno. Un po’ per mancanza di organizzazione, un po’ per provare una cosa nuova, ho deciso di fare un viaggio con la mia famiglia in camper in Costa Brava. Avevamo già prenotato l’aereo per Barcellona, andata e ritorno, quindi almeno queste due tappe erano obbligate, il resto del percorso ce lo siamo inventato un po’ strada facendo, un po’ dettato dal meteo e dalla voglia di esplorare determinati dintorni spagnoli ancora non conosciuti.

In Spagna infatti sono stata ormai varie volte, l’ho girata in lungo e in largo, anche se mi manca tutta la zona nord e mi mancava anche la Costa Brava. La Costa Brava, ovvero costa selvaggia, è quel lembo di terra che da Barcellona arriva fino al confine con la Francia. Noi siamo arrivati anche in Francia, esplorando Perpignano e la costa. Il viaggio è stato intenso, bello, a tratti un po’ stressante forse perché era la prima volta di tutti in camper, ma diverso e decisamente unico. Lo rifaremo? Forse, magari con un van e non un camper, magari in altre zone d’Europa, magari partendo direttamente da casa con il van a noleggio per caricare tutte le nostre cose, insomma… ci stiamo pensando.

Itinerario di Barcellona

Siamo stati i primi due giorni a Barcellona e poi anche l’ultimo giorno prima di prendere l’aereo. Nel mezzo dieci giorni di camper, ma prima la bellissima Barcellona. Cosa abbiamo visto, cosa è successo, dove abbiamo mangiato? Essendoci stata tipo tre o quattro volte a Barcellona, l’abbiamo vista gironzolando in qua e in là senza un itinerario specifico, ma andando a ritrovare vecchi luoghi e scoprendone di nuovi, senza l’ansia di vedere tutto… che per quanto bello, avevamo già visto. Come museo o comunque luogo imprescindibile da vedere, abbiamo ammirato solo Casa Batllò, che abbiamo visto l’ultimo giorno. Tra l’altro abbiamo usufruito del biglietto GOLD che permette la visita con realtà aumentata, che è stata fighissima. Ci ha permesso infatti di godere della Casa e di sentirci soli a visitarla, nonostante l’enorme numero di turisti. Se sei curioso di saperne di più ti lascio qui il mio Carosello su Instagram dell’esperienza.

Se stai programmando un viaggio in Spagna ti lascio anche il link all’attività a Casa Batllò che ho fatto io se vuoi ripeterla uguale.

Abbiamo poi fatto un’esperienza da IKONO, situato nel centro commerciale Arenas. Un’esperienza immersiva e interattiva di Barcellona: un viaggio emozionante attraverso più di 9 sale adatto ai bambini sì, ma anche agli adulti. Secondo me ideale per un giorno di pioggia, altrimenti meglio sempre il mare.

Come luogo che abbiamo rivisto con piacere c’è La Bombeta, dove mangiare bene e spendere poco. Un luogo storico, imprescindibile se si visita Barcellona. Abbiamo notato che ha aperto una seconda sede, cercate la prima, quella in Carrer de la Maquinista 3 è la più autentica, non rimarrete delusi ne nel cibo ne nel prezzo. Abbiamo poi scoperto una deliziosa pasticceria, che non conoscevo, ci siamo stati il primo giorno e ci siamo tornati l’ultimo, si trova in Carrer de la Princesa 22 e si chiama Brunells, aperta dal 1852, non male affatto.
Siamo poi stati al famoso Murale del Bacio, El mundo nace en cada beso questo è il nome dell’opera. Un murales fatto da oltre 4000 fotografie che messe insieme e vicine compongono l’immagine di un bacio. Questo luogo si trova nel Barrio Gotico, precisamente in Plaça d’Isidre Nonell.
Infine non ci siamo persi la Biblioteca Gabriel García Márquez, la migliore biblioteca del mondo secondo la Federazione internazionale delle associazioni e delle istituzioni bibliotecarie, riunitasi a Rotterdam nel 2023. La Biblioteca sorge nel quartiere operaio di Sant Martí de Provençals, si sviluppa su sei piani ed ha una capienza di circa 800 persone. Una biblioteca futuristica, in legno, adatta a grandi e bambini con abissini spazi. Non potevamo non vederla.

Che dire su Barcellona, è sempre bella, ma a differenza di quando l’ho vista per la prima volta, a 20 anni, non ci vivrei, l’ho vista più sporca e trasandata, nonostante l’enorme offerta sia turistica che culturale che ha. Siamo stati anche a Barceloneta, ma non la notte, come facevo a 20 anni, ma di giorno, al mare a fare un bagno, a prendere il sole e a mangiare paella vista mare. Insomma, come si suol dire bella, ma qualche giorno a mio avviso basta, magari ben organizzato per visitare quello che vi interessa davvero.

Costa Brava: attrezzatura spiagge e snorkeling

Una volta preso il camper ci siamo diretti immediatamente ad esplorare la Costa Brava, la costa selvaggia. Abbiamo alloggiato in diverse cittadine e dopo aver visto un po’ di Spagna, abbiamo reputato interessante passare anche in Francia. La Costa Brava è davvero meravigliosa, c’è molta natura e molto verde. Noi ci siamo fermati per lo più nei luoghi di mare, nelle calette e nelle spiagge, considerando le tappe anche in base alla disponibilità nei campeggi.

Cosa ci siamo organizzati per la vita da spiaggia? In Spagna ci sono tantissime spiagge libera, praticamente è la norma. Senza problemi quindi arrivi, ti organizzi, ti fai un tuffo e ti fai una doccia, le abbiamo trovate gratuite praticamente sempre, certo non ti aspettare l’acqua calda, ma in estate non ci sono grossi problemi. La nostra routine normalmente è sempre stata questa per i gironi di mare: sveglia ad orari comodi, senza fretta ci dirigiamo al mare, passiamo per un market per comprare panini e frutta e arriviamo al mare dove stiamo fino a metà pomeriggio. Abbiamo portato con noi una tenda presa al Decatlon qualche anno fa, una tenda da spiaggia pagata circa dieci euro che si monta e si smonta in pochissimo tempo ed è poco ingombrante. Questo ci ha permesso di avere sempre dell’ombra anche nelle spiagge libere, il che non è un male sotto il sole spagnolo di agosto. Per quanto riguarda il vestiario non cambia tanto dal nostro mare quello spagnolo, l’unica cosa è che la Costa Brava ha tante scogliere, a tratti difficili, oltre ai classici infradito prettamente da mare, consiglio vivamente di portare anche delle scarpe da trekking donna, per quel che mi riguarda.

Una bellissima esperienza in Costa Brava l’abbiamo fatta con lo snorkeling, quando siamo stati nei dintorni di L’Escala. Siamo arrivati davanti all’arcipelago delle Isole Medas e da lì con un tour organizzato abbiamo fatto snorkeling nelle Isole Medas. L’attività è durata circa due ore, l’arcipelago si trova a 9km dalla costa e si giunge con una barca. Ci si mette la muta che viene fornita dall’organizzazione, così come le pinne e il boccaglio e poi ci si tuffa. L’acqua è abbastanza fredda, per questo è importante mettersi una muta, tutto quello che succede da quel momento in poi è pura magia. Coralli, stelle marine, pesci e fondali. Le Isole Medas sono formate da sette isolette e alcuni isolotti, non sono abitate ed è vietato attraccare. L’isolotto più grande è quello di Meda Gran, qui sorge anche un faro. Le Isole Medas sono diventate Riserva Marina protetta e grazie al divieto assoluto della pesca sono diventate un vero e proprio paradiso per i subacquei. L’esperienza è stata davvero bella e la consiglio a tutti quelli che vogliono fare snorkeling in Costa Brava tra un giorno di spiaggia e l’altro. Se sei curioso ti lascio qui il mio Reel su Instagram dell’esperienza.

Se stai programmando un viaggio in Costa Brava e vuoi ripetere lo snorkeling che ti ho appena raccontato, prenota la tua attività qui.

Noleggio camper e campeggi

Il capitolo campeggio è un capitolo davvero a parte e nuovo per chi è un assiduo frequentatore di blog. Solo una volta a dirla tutta avevamo prenotato un camper in Islanda, ma poi il Covid ci aveva fatto annullare il viaggio, viaggio che dobbiamo ancora fare. Fare un viaggio in camper è stata un’esperienza piacevole, abbiamo però fatto un solo errore, prendere un camper invece che un van. Lo specifico perché se state per prenotare una vacanza prendete in considerazione di avere un van, che magari è meno spazioso al suo interno, ma eternamente è meno ingombrante e quindi vi consente di girare per le strade delle cittadine con più facilità e di parcheggiare in ogni genere di parcheggio. Questo non è da sottovalutare, la prossima volta ci organizzeremo meglio.

A parte questo abbiamo anche cucinato nel camper, solo la sera, e fatto colazione quasi tutte le mattine.Ci siamo organizzati bene anche perché nei camper ogni cosa è e deve essere funzionale, è andata bene. Abbiamo fatto delle ricette molto semplici, niente di elaborato, perché con due fuochi comunque non si riescono a fare grandi preparazioni e il tempo è sempre poco, ma ci siamo arrangiati bene, è stato divertente direi. La sera dormire era un piacere, guardando le stelle e ascoltando i suoi della natura, vento e pioggia compresi.

Per quanto riguarda i campeggi, noi abbiamo dormito ogni notte in un campeggio. Ci era stato caldamente raccomandato di non fare campeggio libero e abbiamo seguito i consigli. Ovviamente abbiamo dovuto pagare i campeggi, a volte 25€, a volte 55€, ma almeno abbiamo usufruito di corrente, acqua, bagni, docce più larghe, lavabi e market, in alcuni casi anche dei bar e dei concerti che si tenevano all’interno dei campeggi. Tendenzialmente l‘idea del fare campeggio libero è un’idea che si ha sovente quando si pensa ad un viaggio in camper, ma personalmente la trovo sciocca, soprattutto dopo aver sentito racconti dell’orrore, su furti anche mentre le persone di notte erano in camper. Insomma, sempre meglio stare dalla parte del sicuro a mio avviso.

Per quanto riguarda il camper, noi abbiamo prenotato tramite Roadsurfer, se vuoi un sconto di 75€ sulla tua prossima o prima prenotazione, utilizza il codice FRIENDS75 durante il noleggio del camper.

Gastronomia locale e città

Che viaggio è senza soste e magari assaggi di gastronomia locale? Purtroppo il tempo durante il nostro viaggio non è stato sempre bellissimo, certi giorni ha anche piovuto, ma non ci siamo persi d’animo. Abbiamo approfittato delle giornate più nuvolose per andare ad esplorare qualche città vicina, come ad esempio Girona e Figueres in Spagna e Perpignano e Carcassone in Francia.

Le città mi sono piaciute tutte, mi è piaciuta Girone che volevo vedere da una vita, con la Cattedrale di Santa Maria de Girona e il Ponte dei Vecchi Pescatori è un luogo simbolo della città di Girona, poiché unisce le due parti della città. Fu creato dal grande ingegnere Eiffel, sì proprio quello della Torre parigina. A Girona abbiamo assaggiato un gelato delizioso, visto una bellissima libreria, anzi più di una e girovagato per la città senza troppe mete, a zonzo.

Figueres è una città che solo a nominarla fa venire in mente un’unica cosa: Salvador Dalì. Arrivare a Figueres vuol dire vedere almeno il Museo Dalì, girovagare per le strade della bella cittadina e magari comprare anche qualche souvenir. Oltre questo devo dire che c’è poco altro, come tante città in cui un personaggio famoso è il fulcro e il centro dell’intero paese, poi il resto scompare un po’.

Perpignano è stata una bellissima scoperta, avrei passato più giorni in questa città, davvero caratteristica. Mi è piaciuta tanto perché francese, ma con animo spagnolo, fresca, piena di vita e piena zeppa di Space Invaders, eh sì, siamo dei fan e in questo viaggio ne abbiamo catturati tantissimi.

Infine Carcassone è una città che anche mi ha sorpreso molto, tra l’altro non sapevo ma l’ho scoperto una volta lì, che qui nel 1991, hanno girato Robin Hood, sì quello con Kevin Costner. La città è molto turistica, ma devo dire ben organizzata con tanti uffici del turismo. Da vedere a mio avviso anche la parte bassa di Carcassone, la città vera, oltre l’attrazione, diciamo così. Ah, qui il piatto tipico è la cassoulet con fagioli, carne d’oca e di maiale, una cosa molto pesante ma dal gusto eccezionale.

Articoli correlati: