Escursione all'Isola di Skye con Swarovski Optik
Immaginavo l’Isola di Skye ancora prima di partire e mi mangio ancora le mani per non essere rimasta sull’isola anche a dormire. Ma come si dice? Ah sì, che una cosa non vista, un’occasione mancata, è il pretesto per farla capitare ancora una volta. Tornerò quindi in Scozia, eccome se tornerò, e la prossima volta cercherò di farmi solo le isole che purtroppo ho visto pochissimo in questo viaggio.
C’è da dire che 10 giorni in Scozia non sono pochi eh. In dieci giorni sono riuscita a fare da Edimburgo ad Aberdeen, poi Inverness, l’Isola di Skye, Oban e Stirling con diverse tappe intermedie. Ho visitato diversi castelli, il mie preferiti sono stati il Dunnotar Castle e il Glamish Castle con i suoi mille fantasmi ancora presenti nel castello – si dice.
In Scozia ho mangiato cose buonissime, ho riempito le mie giornate di colazioni e tanto salmone affumicato, burro salato, birre e whisky, insomma, dire che me la sono spassata è dire poco, ma del resto le vacanze servono anche a questo!
Poi sono arrivata sull’Isola di Skye, quella era una delle poche sere che non avevo organizzato. Ho pensato, arrivo lì, faccio la mia escursione e poi vedo quanto sono stanca, se riesco riparto, se mi va resto. Alla fine dopo aver camminato un paio d’ore ed essere tornata alla macchina, dopo aver preso un traghetto e aver ascoltato il silenzio di questa meravigliosa isola, ho iniziato a pensare “sta calando la sera, adesso come mi muovo con questi passing place?“.
Chi è stato in Scozia sa di cosa sto parlando, agli altri rispondo subito. Il passing place è una zona dove una macchina si può fermare per far passare l’altra. Le strade in Scozia, soprattutto mi è capitato di vederlo proprio nell’Isola di Skye, sono strettissime e tutte a doppio senso. Non si passa affatto in due e bisogna stare molto attenti.
I passing place servono appunto a far passare l’una o l’altra macchina che, provenendo da direzioni opposte, sono costrette a fermarsi e a capire chi dei due deve accostare. Sono delle zone ai lati della strada in cui la macchina può stazionare per qualche secondo, giusto il tempo di far passare l’altro veicolo. Quale dei due si debba fermare non è una regola fissa, l’importante è che uno dei due lo faccia e che soprattutto, ci si saluti una volta passati, come un ringraziamento reciproco.
Detto questo. Dopo la mia escursione ho iniziato a pensare che fare queste stradine con i passing place di notte, non sarebbe stato proprio il massimo e dato che lì vicino si trovava l’Eilean Donan Castle (che non è quello nella foto qui sotto) – sì proprio quello famoso e bellissimo – ho preferito dormire nella cittadina vicina piuttosto che andare in cerca di un b&b sull’Isola di Skye.
Durante la mia escursione, mi ha fatto compagnia il binocolo di Swarovsi Optik. Me l’ero portato dall’Italia quasi esclusivamente per questa escursione, e per vedere i delfini nelle acque a largo di Inverness. Con questo cannocchiale ho potuto vedere le meravigliose foche che su delle isolette a largo della costa si tuffavano nell’acqua, si rigiravano, giocavano tra loro e facevano intravedere il loro musino nuotando nell’acqua.
Non sono riuscita a fotografarle, perché o guardavo o fotografavo e comunque non avendo validi obbiettivi per la mia macchina fotografica, ho preferito godermi lo spettacolo, a bocca aperta sulla barca degli amici scozzesi.
Il suo peso, di appena 500 grammi mi faceva dimenticare ogni tanto di averlo al collo, ma la sua precisione e il suo campo visivo da 124 m. mi regalava una panoramica unica. Il modello del mio Swarovsi Optik è il CL Companion in versione nero, verde e marrone, il mio ovviamente è marrone sabbia.
Il modello di cui vi sto parlando, che ha un prezzo di poco più di 1.000€, si presenta con una confezione semi rigida per portarlo, così come ho fatto io, ovunque anche nello zaino per un viaggio in ostello di 10 giorni 🙂
Quale sarà il prossimo viaggio per il mio Swarovsi Optik? Speriamo il prima possibile!