Muscat e prime impressioni sull'Oman
Sono partita alle sette di venerdì mattina, siamo arrivati a notte fonda e siamo andati a dormire a mattina del giorno dopo. Ho diviso la mia camera con Antonietta e abbiamo chiacchierato fino alle cinque prima di prendere sonno.
L’arrivo è stato come tanti arrivi, mi sembrava di essere atterrata ad Amman o ad Hurghada, niente di troppo nuovo, ma si sa, gli aeroporti sono tutti uguali, un po’ come i compagni di viaggio prima di iniziare a conoscerli davvero, prima di iniziare a dividere con loro la tua parte di mondo.
Il primo giorno a Muscat invece ho iniziato a capire le differenze, a capire dove mi trovavo.
Muscat sembra molto interessante, peccato averla vista per poco tempo (anche se abbiamo ancora il prossimo sabato per rimediare). Siamo arrivati durante il loro Capodanno e la mattina tutti i negozi erano chiusi, anzi mi dicono che i loro negozi durante questa festa rimangono chiusi per almeno tre giorni.
Io e Antonietta siamo uscite dall’hotel a tarda mattinata, ci siamo avventurate in qualche via lì intorno, abbiamo cercato negozi dove iniziare a vedere la cultura locale fino a quando non ci siamo ritrovate con il gruppo nel dopo pranzo.
Nel pomeriggio abbiamo visitato la città, dalla dimora del Sultano fino al suk. Il suk è un incontro di gente, di spezie, di odori e di sguardi. Bisogna stare attenti a non fissare gli uomini negli occhi, a non fare le foto alle donne, a capire come muoversi in questo intreccio di genti e culture, la loro e la nostra.
Quello che mi ha più colpito qui é l’assoluto senso di pace. Famiglie con bambini, tantissimi uomini con in braccio i figli che anno acquisti. Famiglie sedute su tavoli davanti al mare mentre bevono un succo di mango e mangiano un kebab o un hamburger. Il rosso della sera mi ha colpito, le ombre delle montagne, la serenità degli sguardi delle donne, il sorriso dei bambini, gli abiti perfettamente stirati degli uomini.
Sul finire della mia prima giornata, dopo aver visto la città vecchia di Muscat, il museo della città che racconta la storia dell’Oman e aver assaggiato il pesce fritto locale, ho bevuto un succo al melograno, e sono andata a dormire felice. #TBnet #NomadiModerni