Cosa vedere a Singapore in 6 giorni con i bambini
Singapore è una città che mi ha molto incuriosito, fin da prima della partenza, fin da prima di prendere l’aereo. Non sapevo benissimo cosa aspettarmi anche se avevo letto la mia guida, avevo letto tante cose online e avevo più o meno studiato il nostro itinerario. Eppure Singapore ha saputo sorprendermi per due motivi: innanzitutto per l’innumerevole quantità di cose da fare (in generale), in seconda battuta per le innumerevoli cose da fare con i bambini.
Non sono tante le città (asiatiche e non) che offrono possibilità di svago per i più piccoli. Singapore è una di quelle che ha invece trovato un buon compromesso tra meta di svago e meta per famiglie. Inoltre, in tante guide avevo letto che a Singapore erano necessari solo pochissimi giorni per essere visitata. Sono sincera, noi siamo stati 7 giorni e alla fine, devo dire che avrei aggiunto qualche altro giorno per fare le cose ancora più con calma. Chi viaggia con i bambini sa che il tempo non è mai abbastanza e che non tutto va sempre secondo i piani. Viaggiare con i bambini ed aver un itinerario stretto, non è cosa fattibile. Io stessa, tempo addietro in un altro post, dissi che per costruire l’itinerario perfetto, bisognerebbe inserire una, al massimo due attività al giorno, il resto è pura improvvisazione, anzi tutto quello che viene in più è tanto di guadagnato in un viaggio con i più piccoli.
Cosa abbiamo visto noi a Singapore e cosa consiglio di vedere con i bambini in sette giorni? Iniziamo da qui.
Da tempo, ogni volta che viaggiamo per una città abbastanza grande, prenotiamo con Musement il tour in autobus hop-on hop off. Lo avevamo fatto anche in Sudafrica. Devo dire che questo tour è una delle prime cose che facciamo per un motivo ben preciso: ci da la possibilità di vedere tutta la città e di capirne le dimensioni, di orientarci facilmente e in poco tempo. I tour completi durano infatti al massimo un paio di ore e dopo aver fatto un primo giro esplorativo, prenotando il tour che dura 48 ore, si può riprendere lo stesso autobus per rifare il giro e scendere e salire quando si vuole, spostandosi così in autonomia senza taxi.
Gardens by the Bay da mattina a sera
La prima cosa che sapevo di voler vedere a Singapore era Gardens by the Bay. Il parco nel suo complesso ha un’estensione di 101 ettari di superficie bonificata. All’interno il parco si divide in diverse aree: il
Cloud Forest, il primo che abbiamo visitato con la sua cascata e un clima che replica quello delle regioni montane e tropicali con una temperatura media tra i 23 °C e i 25 °C e l’umidità che si aggira intorno agli 80%-90% (una vera goduria confrontata con con le temperature medie di Singapore).
Il Floral Fantasy purtroppo era chiuso il giorno in cui siamo stati al Gardens by the Bay e anche il Far East Organization Children’s Garden che è chiuso tutti i lunedì (consiglio di non programmare la visita in questo giorno quindi). Quello che non era chiuso e che ci siamo goduti davvero tanto, è stato il Supertree Grove e l’OCBC Skyway, la passerella sopraelevata. Volendo, qui dentro potreste passare tutta la giornata, magari allungandovi al vicino hotel Marina Bay Sands, a cui è collegato da un ponte (si parla dell’hotel con l’infinity pool più alta al mondo, non so se vale la pena alloggiarci, ma un giro al suo interno vale la pena farlo, anche se pare che la piscina sia ad uso esclusivo di chi qui alloggia, non sono ammessi gli esterni).
Quello che vi consiglio davvero di non perdere è il Garden Rhapsody che ogni sera anima gli alberi con due spettacoli della durata di 15 minuti ciascuno, un vero spettacolo che vi consiglio di vedere dopo aver cenato nel vicino Supertree Food Hall, è sempre all’interno del Gardens by the Bay e offre tanti tipi di cucina diverse.
National Gallery e la Children’s Biennale
Alla National Gallery di Singapore siamo stati mezza giornata, ma solo perché Giulio era stanchissimo a causa del jet lag (appena usciti infatti si è addormentato), altrimenti saremmo potuti rimanere lì dentro anche tutto il giorno dalle mille cose che c’erano da vedere. In mezza giornata abbiamo solo visitato tutte le aree dedicate ai bambini e nello specifico alla Children’s Biennale, ma nemmeno tutte a dire la verità! In alcune sale siamo rimasti parecchio, ogni gioco era per Giulio una scoperta, un rompicapo, qualcosa da scoprire con i genitori che lo incuriosiva e divertiva.
A pranzo siamo rimasti alla National Gallery che devo dire ha un bar molto carino e ben fornito. Qui Giulio ha mangiato un piatto di pasta intero, l’unico piatto di pasta che abbiamo trovato a Singapore a dire la verità e l’unico piatto che abbia finito! Noi adulti abbiamo spizzicato qualcosa, il posto è davvero molto carino, qui ci si potrebbe passare la giornata ma anche di più. Mi sarebbe piaciuto esplorare altre aree ma sì sa, quando i bimbi chiamano… si riparte! La National Gallery si trova non lontanissima da Chinatown, circa 15 minuti a piedi, andare a piedi con il caldo e l’umidità che caratterizzano la città non è raccomandabile, ma in taxi Chinatown dista solo 5 minuti scarsi: a voi la scelta.
Sentosa Island e S.E.A. Aquarium
Sentosa Island è enorme e colorate a divertente e ha tutto quello che un bambino sogna. A Sentosa Island ugualmente ci si potrebbe passare una giornata intera e anche di più perché qui è pieno di hotel e volendo si può pensare di fare parte della settimana alloggiando proprio qui. Noi abbiamo deciso di visitare solo il S.E.A. Aquarium e di passare l’altra parte della giornata nella piscina del nostro hotel, così da bilanciare le attività.
S.E.A. Aquarium, che significa acquario del Sud-est asiatico, ad oggi è il secondo più grande al mondo per volume totale di acqua. Le vasche che più mi sono piaciute sono quelle delle meduse, ma non solo. L’immensa vasca a quasi 360 gradi con gli squali mi ha impressionata. Non solo me, ma anche Giulio. Una curiosità sugli squali che ho avuto il piacere di imparare al S.E.A. Aquarium è che nel mondo ci sono oltre 500 specie di squalo, ma solo 15 specie sono considerate effettivamente pericolose. Inoltre e questa è ancora più curiosa, abbiamo più possibilità di essere uccisi da una noce di cocco che da uno squalo. Sono infatti 150 le persone che muoiono in un anno per la caduta di noci di cocco e solo 4 quelle che muoiono per attacchi dagli squali, che poi gli squali non attaccano mai gli uomini, ci scambiano solo per delle foche.
Little India e Chinatown
Due zone molto belle e colorate di Singapore che abbiamo visto con Giulio sono state Little India e Chinatown. Nello specifico Little India ci ha impressionato per i suoi colori, siamo stato a Singapore durante il Deepavali Little India Light che è una festa che si celebra una volta all’anno a Singapore nella comunità indiana e che ogni sera rende questa zona della città colorata, tutta illuminata e in completa festa. A Chinatown invece siamo tornati due volte, la prima di giorno per vederla e camminare nelle sue vie trafficate e la seconda di sera per cenare al Chinatown Food Street, un enorme complesso dove si trovano bancarelle di ogni tipo con ogni genere di piatto. Una vera goduria per le nostre papille gustative.
Queste sono le cose che noi, fin dalla partenza per Singapore, avevamo organizzato e deciso di vedere. Non abbiamo fatto un giro ad esempio sul Singapore Flyer e non siamo andati allo Zoo notturno di Singapore, ma siamo andati al Singapore Botanic Gardens che però aveva gran parte dei giochi per i bambini in ristrutturazione e che quindi non mi sento qui di consigliare. Singapore in generale credo sia family frindly comunque, soprattutto trovando un albergo a misura di famiglia che abbia camere comode e una piscina all’ultimo piano così da rinfrescarsi nelle ore più calde della giornata (dato che la temperatura qui è sempre molto calda!).