Via degli dei, il mio trekking non concluso (ecco perché)
Sono passati alcuni mesi dalla nostra Via degli Dei e un po’ perché il tempo mi ha permesso di elaborare, un po’ perché effettivamente sono passati fin troppi mesi, ho deciso di scrivere questo pezzo. Iniziamo dal principio allora. Era fine luglio e ricordo molto bene il momento in cui mi sono detta tra me e me “potrei percorrere la Via degli Dei quest’anno“.
Ero in spiaggia ad abbronzarmi. Giulio giocava sotto l’ombrellone e in questa pazza estate fatta di chiusure e lockdown, ragionavo su un vacanza in Italia, magari a piedi: un’avventura da vivere in due, perché Giulio (4 anni e mezzo) non l’avremmo portato. Ho fatto mente locale e ho deciso di condividere la mia idea con il mio compagno, non solo nella vita ma anche di avventure.
La decisione è stata presa in maniera facile, direi quasi leggera. In cinque giorni avremmo percorso la tratta che va da Bologna a Firenze, a piedi, seguendo un antico percorso che passa attraverso gli Appennini. Devo essere sincera: avevamo preso la cosa un po’ sottogamba e un po’ avevamo pensato che ce l’avremmo sicuramente fatta in tre giorni (va bene essere ottimisti, ma così era troppo!).
La verità è che mentre noi prendevamo sottogamba il nostro trekking, i giornali osannavano i percorsi a piedi in Italia. Ne ho letto spessissimo di questa Via degli Dei, ma spesso chi ne ha scritto non ha tenuto conto di tante cose: i dislivelli ad esempio o ne ha parlato in maniera fin troppo semplice, paragonandola ad una bella scampagnata. La verità è che la Via degli Dei è un trekking impegnativo, fatto per persone allenate, per chi (non come noi) cammina quasi quotidianamente, abituata ad affrontare le fatiche dello zaino.
Noi abbiamo capito da questo viaggio, che preferiamo la bici 🙂 è già qualcosa.
Non mi sono imbattuta in questo percorso in modo del tutto inconsapevole. Ho camminato per anni, facendo trekking e anche ferrate (che però non mi sono mai piaciute, lo ammetto), anche perché sono stata scout per tanto tempo. Quello che però mi ha fregata è stata una cosa e una cosa sola: in questo caso specifico ero io a preparare il percorso e il mio itinerario e quindi a decidere i km da percorrere quotidianamente, le pause e le dinamiche, in altre occasioni erano sempre gli altri. Ma non solo, proseguiamo che vi dico tutto.
Difficoltà della Via degli Dei
Le nostre difficoltà più grandi sono state due. La prima difficoltà è stata quella di partire per un trekking così impegnativo in estate, esattamente ad agosto. Già il trekking non è semplice, se in più lo si fa anche nella settimana di Ferragosto pensando di camminare intorno alle 7 ore al giorno… le difficoltà si fanno importanti. La seconda difficoltà è stata quella di voler fare in 3 giorni quello che solitamente si fa in 5 o anche in 7 giorni (molti siti consigliano il trekking in sette giorni per rendere tutto più semplice).
Noi abbiamo voluto sfidare tutto e tutti, cercando di fare in 3 giorni un percorso normalmente compiuto in 5/7 giorni. Il motivo è presto detto: non volevamo lasciare a casa Giulio da solo per più di 3/4 notti e lasciando quindi l’incombenza ai nonni. Abbiamo toppato in pieno.
Le altre difficoltà del viaggio sono state e sono per tutti il dislivello, che a quanto ho letto in alcuni punti è davvero tosto, il caldo se si viaggi in estate o nelle stagioni più afose dell’anno e infine la scarsa reperibilità di alloggi se si viaggi in momenti in cui c’è più gente in giro (per questo motivo si trovano spesso consigliati gli alloggi in tenda).
Il bello della Via degli Dei
La Via degli Dei per me è stato un trekking bellissimo. Siamo stati sulla Strada un solo giorno pieno: ma veramente uno mi è sembrato lunghissimo. Mi sono tornate alla mente le lunghe camminate fatte da scout e anche le lunghissime giornate durante i campeggi. La cosa meravigliosa è stata condividere tutto questo con il mio compagno: difficoltà, percorso, sete, fame, fatica, aiuto reciproco, solidarietà e sostegno. E` stata una sola giornata ma i nostri 27km circa ce li ricordiamo benissimo ancora.
Abbiamo passato una giornata di cammino intenso, partendo con il treno delle 7.23 di mattina da Rimini e arrivando sempre in treno a Bologna. Da qui abbiamo intrapreso la vecchia Via degli Dei e partendo da Piazza Maggiore siamo saliti fin su San Luca dove abbiamo preso la nostra Strada. Camminare fino a sera non è stato semplice. Le indicazioni erano presenti ed era impossibile sbagliare strada, ma arrivare al nostro b&b la sera alle 18 ci ha davvero provato.
A cena abbiamo preso la decisione, domani andiamo a Firenze a rilassarci.
La nostra Via degli Dei, ogni anno
Abbiamo così deciso di intraprendere la Via degli Dei ogni anno, facendo una tappa alla volta. Un po’ come si fa per il Cammino di Santiago, così noi faremo per la Via degli Dei. So bene che la scelta migliore sarebbe fare il trekking tutto in un solo momento, per quanto riguarda prestazione fisica, per quanto riguarda anche l’idea della partenza e dell’arrivo in un unico momento e quello che un percorso concluso ti offre, infine se non altro perché la Via degli Dei è un percorso che quando si inizia si deve finire.
Pazienza, noi faremo in modo diverso e seguiremo il nostro percorso, facendo una tappa ogni anno. Al momento siamo partiti quindi da Rimini e passando a piedi per San Luca siamo arrivati a Monzuno, tutto in un solo giorno. Il prossimo anno ci organizzeremo per proseguire il nostro trekking e credo tra qualche anno, raggiungeremo finalmente Firenze.
Qualche consiglio da Bologna a Firenze
Mi permetto di dare qualche consiglio per il percorso che mi sono trovata ad affrontare, per le difficoltà e quello che ho potuto constatare durante il mio trekking da Bologna a Firenze. In tanti nei siti consigliano di fare in bus la tappa Piazza Maggiore – San Luca, io consiglio invece di farla a piedi: lasciare il centro città a piedi, in modo graduale è come allontanarsi lentamente da stress e ansie.
Come detto, se potete fare questo percorso non in una settimana troppo calda, è meglio per voi. Se cercate notizie spicciole, ma fondate e utili, visitate il sito Pain de Route. Se cercate un’assicurazione viaggio in Italia, contattate AXA assicurazioni anche per i viaggi nel nostro Paese e infine, se arrivate a Firenze e volete realmente rilassarvi in un hotel che noi abbiamo provato proprio alla fine di questo viaggio, prendete in considerazione The Student Hotel: noi ci siamo trovati davvero bene!